(ANSA) - WARSAW, 26 FEB - Il viceministro della Cultura
della Polonia ha bocciato la proposta di alcuni accademici di
realizzare un museo del cosiddetto "Polocausto", dedicato alle
vittime polacche del nazismo. Il caso emerge un mese dopo
l'approvazione della legge che prevede il carcere fino a tre
anni per chi suggerisce la complicità dei polacchi nello
sterminio degli ebrei.
Marek Kochan, scrittore e accademico, ha coniato il termine
"Polocausto" per spiegare che i polacchi siano stati bersagli
del nazismo quanto gli ebrei, chiedendo la rapida costruzione di
un museo per commemorarli. Il viceministro Jaroslaw Sellin ha
bocciato però la proposta, dichiarando che "l'uso del concetto
di 'Polocausto' potrebbe urtare la sensibilità degli ebrei e
provocare un'inutile tensione tra le nostre nazioni. Il museo
non sarà realizzato".
Il partito nazionalista Legge e giustizia, al governo del
paese, ritiene che la legge approvata il mese scorso per imporre
il carcere a chi sostiene la complicità fra Polonia e crimini
della Germania nazista sia necessaria per proteggere l'onore del
paese. Israele, Usa e Stati europei hanno tuttavia condannato la
norma, che ritengono potrebbe penalizzare ricerche sul ruolo
svolto da una parte dei polacchi durante l'occupazione. La
maggioranza della popolazione crede che la Polonia si sia
comportate in modo onorevole negli anni di perpetrazione
dell'Olocausto, ma studi pubblicati dopo il 1989 hanno sollevato
un dibattito doloroso sulle responsabilità dei
collaborazionisti. (ANSA).
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