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Polonia, il rapporto tra residenze e aristocrazia

Giornata di studio all'Accademia delle Scienze a Roma

06 aprile, 21:38
(ANSA) - TRIESTE, 6 APR - Il rapporto tra le residenze di antichi casati della Polonia dal XVII secolo in poi e l'aristocrazia d'ingegno, o meglio la "plutocrazia imprenditoriale spesso di ascendenze ebraiche" è stato analizzato per la prima volta nel corso di una giornata di studio all'Accademia polacca delle Scienze, da parte di Teobaldo Fortunato, saggista e insegnante di arti visive alle scuole superiori. E sono stati mostrati, per la prima volta, gli spettacolari interni privati e saloni di rappresentanza di alcuni dei più bei palazzi della Polonia, tra il XVIII ed XX secolo, come palazzo Nieborów, il romantico parco di Arkadia, il castello di Oporów, Palazzo Poznanski, villa Herbst a Łódź ed altre residenze nei voivodati di Masuria e Lublino.

La sede romana dell'Accademia Polacca delle Scienze e Centro Studi è uno degli istituti di cultura più prestigiosi e di riferimento per scienziati e ricercatori polacchi e italiani le cui origini risalgono al decennio precedente. Fortunato ha inoltre illustrato alcuni esempi di dimore d'intellettuali e d'artisti polacchi, dal pittore Andrzej Brylski alla scrittrice Maria Kuncewicz, all'intellettuale Jaroslaw Iwaszkiewicz. Sono state passate in rassegna le case di giovani interior designers, come Ewa Kanach e Karoline Singh caratterizzate da un esprit decisamente contemporaneo, in linea con le tendenze d'Europa. Tutte le dimore e le case presentate sono state pubblicate nell'ultimo decennio in Italia, Francia e Germania sulle riviste edite dalla "Lotus Publishing", da "Casa Chic" a "Maison Chic", da "Vivere Country" a "Ristrutturare".

(ANSA).

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