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La destra anti-Ue trionfa in Polonia e può governare da sola

Torna il partito di Kaczynski, Europa teme svolta 'alla Orban'

27 ottobre, 17:03
(ANSA) - VARSAVIA - Trionfa in Polonia l'ex premier Jarosaw Kaczynski, il leader del partito di destra anti-Ue 'Diritto e giustizia' (Pis) che con lo slogan "il paese ha bisogno del cambiamento" ha stravinto le elezioni politiche. La premier designata Beata Szydlo sarà in grado di formare un governo da sola, senza cercare alleati. È la prima volta che questo accade in Polonia dal 1989.

Fortissima la preoccupazione dei partiti progressisti (e dell'Europa), che temono il ritorno alla retorica nazionalista e populista nonché il varo di riforme simili a quelle di Viktor Orban in Ungheria. A breve si prospetta innanzitutto un svolta sulla politica dei migranti, e un clima di diffidenza simile a quello che il Pis ha seminato governando il Paese fra il 2005 e il 2007. "A rischio, in Polonia, è la stessa democrazia", ha avvertito Adam Michnik, il direttore di Gazeta Wyborcza.

Diritto e giustizia ha ottenuto il 37,58% delle preferenze contro il 24,09% di Piattaforma civica (Po). Al terzo posto la formazione del cantante rock Pawel Kukiz (8,81%) mentre Nowoczesna del liberale Ryszard Petru ha avuto il 7,6%. Nella Camera bassa entrerà ancora il Partito dei contadini (Psl) con 5,13% delle preferenze, mentre resta fuori il blocco della Sinistra unita (Zl) che ha ricevuto 7,55% dei voti, al di sotto della soglia dell'8% per le coalizioni. Era del 5% per i partiti.

Kaczynski, 66 anni, rinomato per le sue uscite autoritarie, gemello del presidente Lech morto cinque anni fa nella sciagura aerea di Smolensk, premier fra il 2006 e il 2007, già candidato nelle presidenziali anticipate del 2010 (vinte poi da Bronislaw Komorowski) da oggi avrà un ruolo particolare: una sorta di 'generalissimo' della scena politica polacca. Le due principali cariche nel Paese saranno infatti nelle mani di persone indicate da lui, che non gli nascondono certo la propria gratitudine: Andrzej Duda, diventato capo di Stato nel maggio scorso, e Beata Szydlo, indicata appunto per la carica di premier. "Non sono il presidente e non farò il premier, ho capito che Pis con me candidato è senza speranze", ha detto Kaczynski in un'intervista di due giorni fa al Polska Times. Nella stessa occasione ha però ricordato anche che in politica non esiste la parola "mai".

Molti esperti suppongono, infatti, che Szydlo presto potrebbe lasciare il posto proprio a lui.

Kaczynski guarda invece di buon occhio la prospettiva di più basi della Nato in Polonia, ma il rinnovamento dell'esercito polacco, è uno dei suoi mantra, deve sostenere l'industria nazionale e non quella estera. Fra le promesse economiche del Pis vi è un bonus di 500 zloty al mese (125 euro) per ogni secondo bambino fino ai 18 anni. Pis ha promesso inoltre di ritirare la riforma delle pensioni introdotta dai centristi (65 anni per gli uomini e 60 per le donne invece dei 67 attuali). I pensionati riceveranno anche le medicine gratuite. Per coprire queste spese, il partito prevede fra l'altro di alzare le tasse per le banche e per le grosse società che operano in Polonia, proprio come ha fatto Orban. (ANSA).

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