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Montenegro: Strasburgo, serve politica lingue minoritarie

Definizione "vaga" dei territori per applicazione norme

29 settembre, 14:31
(ANSA) - STRASBURGO - Il Montenegro ha fatto alcuni progressi nell'avanzamento delle lingue minoritarie ma deve ancora sviluppare una politica strutturata che permetta la piena applicazione su tutto il territorio delle misure contenute nella Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Lo afferma nel suo rapporto sul Montenegro il gruppo di esperti del Consiglio d'Europa che valuta la buona attuazione dei principi della Carta.

Il documento si concentra in particolare sulle misure adottate per proteggere e promuovere l'albanese, il bosniaco, il croato e il romani. Gli esperti evidenziano che sinora l'attuazione delle misure previste dalla Carta è stata ostacolata da una definizione "vaga" dei territori in cui doveva essere applicata.

Ma ora una legge introdotta di recente dovrebbe cambiare la situazione perché prevede che un idioma è riconosciuto ufficialmente se parlato come lingua madre da almeno il 5% della popolazione residente su un territorio. Dal rapporto emerge che la lingua più protetta è l'albanese, mentre il romani è quella per cui sono state prese il minor numero di misure per favorirne l'uso quotidiano. (ANSA).

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