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Balcani: Europol, 800 foreign fighers partiti per la Siria

Terrorismo jihadista minaccia primaria nella regione

16 giugno, 15:25
(ANSA) - BRUXELLES - Oltre 800 foreign fighters sono partiti dai paesi dei Balcani occidentali verso la Siria per aderire al conflitto armato e unirsi alle forze dell'Isis. Emerge dalla relazione annuale di Europol, che avverte sulla "minaccia primaria" rappresentata dal terrorismo jihadista nella regione e sui consensi trovati dall'ideologia radicale islamica predicata da fondamentalisti e gruppi salafiti.

Bosnia-Erzegovina, la regione di Sandzak (tra Serbia e Montenegro), i territori albanesi in Serbia e Macedonia, Kosovo e Albania, sottolinea Europol nel rapporto, "sono stati considerati i principali punti di forza per la radicalizzazione" e il "reclutamento" dei foreign fighers diretti in Siria.

Tuttavia, i dati disponibili non confermano quanto riportato dai media sull'esistenza "di campi di addestramento nella regione simili a quelli presumibilmente presenti in Siria e mirati a formare i combattenti".

Il numero degli arresti effettuati nei Balcani occidentali negli ultimi anni "attesta che il terrorismo primario è stato e continuerà ad essere di matrice jihadista", prosegue il rapporto, evidenziando come questo tipo terrorismo prevalga nella regione anche sul terrorismo etno-nazionalista e separatista. Nel novembre del 2016, le autorità di Albania, Kosovo ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia hanno sventato due attacchi terroristici con 19 arresti in Kosovo e 6 in Albania e Macedonia. I due attentati volevano colpire contemporaneamente una partita di calcio in tra Albania e Israele e un obiettivo in Kosovo.

La regione dei Balcani occidentali ha rappresentato una rotta di viaggio importante verso e dalle zone di conflitto in Medio Oriente. La presenza di armi illegali, soprattutto armi leggere e piccole, nonché le miniere e gli esplosivi presenti sul territorio costituiscono "un importante problema di sicurezza", conclude il rapporto. (ANSA).

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