Sud del Kosovo propone i suoi vini, ma strada è ancora lunga

(ANSA) - Suhareka (Kosovo) - Anche il Kosovo prova a lanciarsi nella produzione di vini. La regione è quella di Suhareka, nel Sud del Paese, dove oggi sono quasi 650 ettari gli ettari coltivati a vigneto, rispetto ai 3.500 complessivi. Un obiettivo ambizioso, spiega ad ANSA Nuova Europa il presidente dell'Associazione dei produttori di vini del Kosovo, Feizullah Berisha. L'associazione unisce 15 produttori di vino. ''Prima della guerra gli ettari a vigneto erano 13 mila''. Le uve autoctone sono il vranats, tipiche anche del Montenegro e della Macedonia.

La cantina più importante, dice, è la 'Stone Castle'.

''Produce 8 tipi di bianco, 10 rossi ed è stata privatizzata nel 2006 grazie a un investimento di oltre 6 milioni di euro per il recupero dell'azienda''. Con i suoi circa 700 ettari, 250 dipendenti e circa un milione di bottiglie prodotte ogni anno, sono 22 le tipologie di vino proposto al mercato. Ad acquistare vini kosovari sono ''Germania, Albania, Croazia, Slovenia, Serbia''. La strada per l'enologia kosovara appare ancora molto lunga. ''Non esistono ancora - ammette Berisha - una scuola per sommelier e dall'estero non arrivano enologi''. (ANSA).