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Balcani: 'piattaforma' dialogo Pristina irrita Belgrado

Serbia annuncia risposta 'misurata' e 'responsabile'

08 marzo, 17:52
(ANSA) - BELGRADO, 08 MAR - E' di nuovo muro contro muro tra Serbia e Kosovo dopo l'approvazione al Parlamento di Pristina di una 'piattaforma' per la fase finale del dialogo, giudicata inaccettabile da Belgrado. Il documento, che giovedì sera ha ricevuto il sì di 61 deputati kosovari su 120, stabilisce precisi obiettivi e paletti per Pristina nell'eventuale prosecuzione del dialogo con Belgrado, ora congelato. La piattaforma dà per acquisita l'indipendenza del Kosovo e stabilisce che l'esito del negoziato con la Serbia debba essere il reciproco riconoscimento all'interno degli attuali confini, la via per sbloccare l'adesione di Pristina all'Onu, al Consiglio d'Europa e alla Ue. La strategia mira anche alla revoca della risoluzione Onu 1244, che nel 1999 ha di fatto posto il Kosovo sotto protettorato internazionale, permettendo solo a forze militari della Nato, la missione Kfor, di operare sul suo territorio. Inoltre, Pristina ambisce a creare un tribunale per giudicare i crimini di guerra commessi da serbi tra il 1998 il 1999.

Il documento è considerato irricevibile dalla Serbia e la mossa di Pristina ha profondamente irritato Belgrado, dove il presidente Aleksandar Vucic ha convocato d'urgenza il Consiglio per la sicurezza nazionale, riunitosi ieri mattina dopo un vertice tra Vucic e il sottosegretario di Stato Usa agli Affari politici, David Hale. Vucic che, durante l'incontro con Hale, ha sottolineato che la 'piattaforma' conferma in sostanza la volontà di Pristina di interrompere il dialogo con Belgrado.

Vucic ha annunciato che la Serbia farà conoscere a breve la sua risposta alle misure di Pristina. La reazione serba sarà tuttavia "misurata" e "responsabile", ha anticipato la premier serba, Ana Brnabic, ribadendo che il documento va contro ogni ipotesi di compromesso e di prosecuzione del dialogo. Brnabic ha inoltre definito la piattaforma di Pristina il terzo colpo al dialogo, dopo la mancata osservanza da parte del Kosovo degli accordi di Bruxelles del 2013 e l'imposizione dei dazi sulle merci serbe e bosniache lo scorso novembre. (ANSA).

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