Macedonia: intellettuali e studiosi contro il cambio nome
Tra firmatari lettera-denuncia anche scrittore Milan Kundera
04 settembre, 13:52"Gli accordi - si legge nel documento - non servono agli interessi della Macedonia e della Grecia" e non mostrano "rispetto verso diritto internazionale, diritti umani e principi democratici".
Secondo i firmatari, la Macedonia sarebbe stata "sottoposta a un'arbitraria ingegneria internazionale contro il volere del popolo" per arrivare all'intesa. L'accordo "asimmetrico" con Atene, inoltre, "non ridurrà le tensioni regionali, poiché solo la parte più debole", quella macedone, è "stata costretta al compromesso per portare la Macedonia (del Nord) nella Nato".
L'intesa negherebbe inoltre "la sovranità costituzionale della Macedonia". "Crediamo che gli accordi di Prespa non siano" una intesa che "promette una pace sostenibile. L'adesione alla Nato" di Skopje "difficilmente porterà progressi sociali ed economici e sicurezza al piccolo Stato macedone. Ironicamente, la Grecia offre la prova migliore di cosa i diktat internazionali provochino nella periferia europea", la chiosa la missiva.
Gli storici accordi di Prespa, siglati nel giugno scorso tra Grecia e Macedonia, prevedono il cambio di nome del Paese ex jugoslavo in Repubblica di Macedonia del nord e hanno posto fine a una disputa lunga 27 anni fra i due Paesi vicini.
Il prossimo 30 settembre i macedoni saranno chiamati a esprimersi sull'intesa di Prespa in un importante referendum. Il sì dell'elettorato in Macedonia nella consultazione popolare sbloccherebbe definitivamente ogni ostacolo posto dalla Grecia all'integrazione di Skopje nella Ue e nell'Alleanza atlantica.
(ANSA).