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Migranti: Iacop, noi leader accoglienza ma problema di tutti

Le crisi migratorie non possono riguardare soltanto l'Italia

08 maggio, 20:12
(ANSA) - TRIESTE - L'Italia è "leader nell'accoglienza, ma le crisi migratorie non possono essere un problema solo" del nostro paese. Lo ha detto il coordinatore della Conferenza delle assemblee regionali Franco Iacop, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nel corso di una visita che una delegazione della Conferenza degli organi parlamentari specializzati in affari comunitari (Cosac) ha tenuto all'hotspot di Pozzallo (Ragusa), alla presenza di parlamentari di 21 paesi dell'Unione europea.

Iacop ha evidenziato che "la grande capacità organizzativa ad affrontare uno degli obblighi che l'Italia ha come frontiera europea, ma dobbiamo dire che il fenomeno non è di emergenza ma strutturale e perciò richiede l'organizzazione e l'apporto di tutti i paesi europei". Secondo Iacop, "se a dicembre 2016 risultano ricollocate dall'Italia in altri Stati membri solo 2.350 sulle 40mila previste dal piano europeo a fronte delle 181mila arrivate in Italia, è evidente che si fatica ad applicare la condivisione di responsabilità". Iacop ha quindi affermato che presso l'hotspot "avremmo voluto vedere divise europee piuttosto che solo italiane". Per Iacop, "l'hotspot di Pozzallo ha dato prova di essere una organizzazione di cui la Sicilia e l'Italia possono essere fiere, come ha ammesso anche il presidente della Commissione europea Juncker. La visita ci ha permesso - ha aggiunto - di verificare come uno dei centri di prima accoglienza sulle crisi migratorie più importanti d'Italia sia arrivato a una elevata capacità di risposta con altissima professionalità e lavoro di rete tra istituzioni e organizzazione non governative". Con un riferimento più generale al tema dell'immigrazione, Iacop ha sostenuto che la questione "costituisce una priorità altissima non solo per i governi e i parlamenti nazionali, ma anche per le autorità regionali e locali che sono oggi il vero "frontline", chiamate come sono a fornire ai nuovi arrivati risposte e a subirne l'impatto sociale, anche perché oramai il fenomeno è strutturale e impone di affrontare anche gli aspetti relativi alla sicurezza e alla tutela della legalità nelle comunità ospitanti". Secondo Iacop, "la politica deve riuscire a definire risposte adeguate, strutturali e attente a garantire la dignità delle persone migranti e una loro possibile integrazione: ciò vale - ha concluso - anche per la gestione degli hotspot che potranno funzionare solo combinando controllo e condivisione delle responsabilità a livello europeo". (ANSA).

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