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Lavoro: in Centro-Est Europa costi orari più bassi nell’Ue
Ma forti aumenti in Romania, Bulgaria e Paesi baltici
09 aprile, 19:53
(ANSA) - TRIESTE, 09 APR - Molti Paesi membri Ue dell'Europa
centro-orientale hanno registrato il costo medio orario del
lavoro nell'intera economia (esclusa agricoltura e pubblica
amministrazione) più basso nell'Ue nel 2017. Lo rivelano dati di
Eurostat, resi pubblici oggi.
Secondo Eurostat, i costi orari del lavoro più bassi nell'Ue sono stati registrati nel 2017 in Bulgaria (4,9 euro), Romania (6,3), Lituania (8), Ungheria (9,1) e Polonia (9,4).
Eurostat ha segnalato "significativi gap" tra gli Stati membri con il costo orario più basso e i Paesi Ue che hanno registrato i costi medi più alti, come la Danimarca (42,5 euro), il Belgio (39,6), il Lussemburgo (37,6), Svezia (36,6) e Francia (36).
Nel 2017, segnala Eurostat, il costo medio orario del lavoro stimato nell'Ue era di 26,8 euro, nell'Eurozona di 30,3 euro.
Molti Paesi dell'Europa centro-orientale hanno comunque registrato i maggiori aumenti del costo medio orario tra il 2016 e il 2017. Tra di essi, la Romania (+17,1%), la Bulgaria (+12%), la Lituania (+9%), l'Estonia (+7,4%) e la Lettonia (+7%).
I costi del lavoro comprendono stipendi, salari e costi non legati alle retribuzioni, come i contributi sociali a carico dei datori di lavoro. (ANSA).
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Secondo Eurostat, i costi orari del lavoro più bassi nell'Ue sono stati registrati nel 2017 in Bulgaria (4,9 euro), Romania (6,3), Lituania (8), Ungheria (9,1) e Polonia (9,4).
Eurostat ha segnalato "significativi gap" tra gli Stati membri con il costo orario più basso e i Paesi Ue che hanno registrato i costi medi più alti, come la Danimarca (42,5 euro), il Belgio (39,6), il Lussemburgo (37,6), Svezia (36,6) e Francia (36).
Nel 2017, segnala Eurostat, il costo medio orario del lavoro stimato nell'Ue era di 26,8 euro, nell'Eurozona di 30,3 euro.
Molti Paesi dell'Europa centro-orientale hanno comunque registrato i maggiori aumenti del costo medio orario tra il 2016 e il 2017. Tra di essi, la Romania (+17,1%), la Bulgaria (+12%), la Lituania (+9%), l'Estonia (+7,4%) e la Lettonia (+7%).
I costi del lavoro comprendono stipendi, salari e costi non legati alle retribuzioni, come i contributi sociali a carico dei datori di lavoro. (ANSA).
