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Croazia: allarme esodo giovani, popolazione sotto 4 mln

Alla ricerca di lavori meglio pagati. Problemi personale turismo

05 giugno, 12:06
(ANSA) - ZAGABRIA, 5 GIU - Continua e si intensifica il drammatico esodo dei cittadini croati all'estero, iniziato con l'adesione del Paese all'Unione europea nel 2013, e secondo stime ufficiose il Paese avrebbe perso negli ultimi anni circa 350 mila abitanti, quasi l'8 per cento dell'intera popolazione il cui numero totale sarebbe dunque sceso sotto i quattro milioni.

Secondo il giornale di Zagabria Jutarnji, solamente in Germania si sono trasferiti, in cerca di lavori meglio pagati e più stabili, quasi 200 mila croati, altri trentamila sono andati in Austria e circa 80 mila in Irlanda. I dati ufficiali dell'Ufficio di statistica nazionale indicano inoltre il costante calo della popolazione anche a causa del saldo demografico naturale negativo, con circa 20 mila decessi in più all'anno rispetto alle nascite. Anche quest'ultima tendenza è conseguenza di una generale apatia dei ceti meno abbienti che, nonostante la ripresa dell'economia negli ultimi anni, continuano a trovare solo lavori stagionali nel turismo e nel commercio.

Il saldo ufficioso indica che il Paese avrebbe ora circa 3,95 milioni di abitanti, rispetto ai 4,3 milioni censiti nel 2011.

Quello che preoccupa maggiormente sono i risultati di varie ricerche secondo cui ad andarsene sarebbero, oltre ai giovani, intere famiglie con bambini, senza intenzione di ritornare. Per questa circostanza l'economia nazionale resta anche senza le possibili rimesse di questi lavoratori esteri che, a differenza dei lavoratori temporanei degli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, non solo non mostrano una volontà di tornare in patria, ma non spediscono neanche una parte del loro stipendio alle famiglie rimaste a casa.

Inoltre, fra gli emigrati è molto alta la percentuale dei laureati, circa un quarto del totale. Uno studio reso noto oggi indica che tra i giovani che frequentano le scuole medie superiori il 50 per cento non vede il proprio futuro in Croazia.

L'esodo dei croati verso i Paesi occidentali inizia a creare problemi nel turismo. Questa è la prima stagione turistica in cui i datori di lavoro iniziano ad avere problemi nelle assunzioni stagionali di lavoratori semplici nelle strutture turistiche e ristoranti, e il governo ha dovuto intervenire alzando le quote per i lavoratori non-comunitari. D'altro canto si registra anche una sensibile crescita dei salari nel settore del turismo e un forte calo della disoccupazione, che a fine maggio è scesa per la prima volta in assoluto sotto il 10 per cento della forza lavoro. (ANSA).

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