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Bosnia: bloccati progetti infrastrutturali finanziati da Ue

Nonostante appello di Bruxelles, Sarajevo non ha cambiato accise

06 ottobre, 11:19
(ANSA) - BRUXELLES - I progetti infrastrutturali dedicati alla Bosnia-Erzegovina concordati tra l'Ue e i Balcani occidentali al summit di Trieste lo scorso luglio oggi sono bloccati, nonostante la tardiva firma di Sarajevo. Il governo di Denis Zvizdic, infatti, dopo aver ratificato il trattato sui trasporti, avrebbe anche dovuto cambiare il regime di accise per ottenere lo spazio fiscale richiesto dall'Ue. Questo, però, non è avvenuto e quindi, riferiscono fonti europee, è tutto a un punto morto.

La data ultima per il cambiamento della politica di accise da parte di Sarajevo era fine settembre, ma dal giorno della firma, il 18 settembre, niente è cambiato. "Senza l'adozione della legge sulle accise i progetti infrastrutturali concordati a Trieste non andranno avanti e questa sarà un'altra occasione mancata", aveva avvertito il commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn, invitando i leader bosniaci a fare "tutto il necessario" per garantire che il pacchetto sulle accise fosse adottato.

Appello per il momento non raccolto da Sarajevo. I progetti di connettività per la Bosnia annunciati a Trieste valgono 46 milioni di euro e includono la costruzione di tre tratti del Corridoio Vc (la sezione Ponirak-Vraca, la galleria Zenica, il tratto Johovac-Rudanka), e l'ammodernamento del Porto di Brcko, offrendo alla Bosnia l'opportunità di creare posti di lavoro, attrarre nuovi investitori e aumentare la crescita economica.

(ANSA).

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