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Turismo: Avvento a Villach, la magia del Natale in Carinzia

Tra mercatini, sci e terme a due passi dal confine con l'Italia

10 dicembre, 12:13
(ANSA) - UDINE, 10 DIC - Una miriade di luci calde e gialle avvolgono il campanile del Duomo facendogli assumere le sembianze di una grande candela, mentre le luminarie bianche che ornano la pista di pattinaggio su ghiaccio allestita nella piazza del municipio danno l'illusione di una fitta nevicata in contrasto con il cielo scuro dell'imbrunire. Nell'aria si spandono i profumi di cannella e Gluhwein, il vin brulé, che riscalda i freddi pomeriggi invernali, immancabile tra le bancarelle dei mercatini di Natale. Nel periodo dell'Avvento, l'atmosfera natalizia pervade le strade e le piazze del centro di Villach, cittadina di quasi 62 mila abitanti, all'estremo lembo meridionale della Carinzia, a pochi chilometri dal confine con l'Italia, da Tarvisio (Udine), e la Slovenia, trasformandola nella "città illuminata". Il mercatino di Natale anima il centro con una cinquantina di bancarelle suddivise in tre parti, quella più tradizionale, con i prodotti tipici del periodo natalizio, quella enogastronomica e quella dell'artigianato, con i lavori degli artigiani locali, cui si aggiungono quelle allestite nella piazza del centro commerciale Atrio di Villach, frequentato annualmente da 250 mila clienti italiani, la maggior parte dei quali provenienti dalla provincia di Udine. Ma il Villacher Advent, aperto fino alla vigilia di Natale, è anche un calendario ricco di appuntamenti con concerti, crociere sulla Drava al tramonto e mostre di presepi. TRADIZIONI - Il periodo dell'Avvento è anche l'occasione per riscoprire le tradizioni popolari locali. La più pittoresca è la sfilata delle maschere dei Krampus e Perchten, figure mitologiche tipiche delle tradizioni dei popoli dell'arco alpino di cultura tedesca. I Krampus, i diavoli del Natale, mezzo uomini e mezzo caproni, con il volto coperto da maschere spaventose, si aggirano rumorosamente per le piazze con campanacci e fruste, alla ricerca dei bambini "cattivi" da punire. Sfilano accompagnati da San Nicolò che li esorcizza e porta i doni ai bambini buoni. Simili anche le figure dei Perchten, maschere diaboliche che nelle antiche tradizioni pagane sfilavano tra fine dicembre e inizio gennaio, portando via le giornate più corte e buie dell'inverno. La manifestazione principale nella zona è quella di Villach con oltre 400 figuranti provenienti da tutte le zone dell'Alpe Adria. Altre minori sono in programma negli altri centri della regione. Le corone dell'Avvento, con le 4 candele da accendere una a domenica prima del Natale; il 'kletzenbrot', un pandolce di segale ripieno di pere secche dolci, fichi, prugne, uva passa e noci; e i tortelloni carinziani, ravioli ripieni di patate, ricotta ed erbe, sono invece i prodotti tradizionali che si possono imparare a confezionare con appositi workshop nel piccolo paese di Arriach.

SCI ED ESCURSIONI SULLA NEVE - A dicembre le vette delle montagne della zona si imbiancano con la prima neve, inaugurando la stagione sciistica sull'Alpe Gerlitzen (aperta il 1 dicembre), un comprensorio con 44 chilometri di piste con 25 alternative di discesa per diversi livelli di difficoltà. In alternativa il Dreiländereck, il "Monte dei tre confini" sulla catena montuosa delle Karawanken presenta altri 17 chilometri di piste da disce. Mentre sul Monte Dobratsch, l'Alpe di Villach, che da uno dei principali comprensori sciistici della regione si è trasformato in Parco Naturale a tutela delle sue preziose risorse d'acqua che riforniscono anche la cittadina a valle, l'unica forma di turismo ammessa, da oltre 15 anni, è quella ecosostenibile con ciaspolate ed escursioni. TERME - Rinomata stazione termale conosciuta già ai tempi di Celti e Romani, Warmbad-Villach possiede una piscina unica del suo genere in Europa, la piscina Urquelle Becken, situata all'interno dell'hotel Warmbaderhof ma aperta anche ai privati, dove l'acqua sgorga a 29 gradi direttamente dalla fonte termale, su un fondo privo di pavimento, ricoperto solo di sassi. L'acqua della vasca si rinnova completamente e naturalmente ogni 3 ore.

Solo poche centinaia di metri più a monte, immersa nel bosco, si trova anche la fonte Roman Quelle dove, condizioni meteo permettendo, si può vedere l'acqua cristallina sgorgare fumando tra le rocce e immergersi sfidando le rigide temperature dell'inverno carinziano. (ANSA).

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