(ANSA) - UDINE, 10 DIC - Una miriade di luci calde e gialle
avvolgono il campanile del Duomo facendogli assumere le
sembianze di una grande candela, mentre le luminarie bianche che
ornano la pista di pattinaggio su ghiaccio allestita nella
piazza del municipio danno l'illusione di una fitta nevicata in
contrasto con il cielo scuro dell'imbrunire. Nell'aria si
spandono i profumi di cannella e Gluhwein, il vin brulé, che
riscalda i freddi pomeriggi invernali, immancabile tra le
bancarelle dei mercatini di Natale. Nel periodo dell'Avvento,
l'atmosfera natalizia pervade le strade e le piazze del centro
di Villach, cittadina di quasi 62 mila abitanti, all'estremo
lembo meridionale della Carinzia, a pochi chilometri dal confine
con l'Italia, da Tarvisio (Udine), e la Slovenia, trasformandola
nella "città illuminata".
Il mercatino di Natale anima il centro con una cinquantina di
bancarelle suddivise in tre parti, quella più tradizionale, con
i prodotti tipici del periodo natalizio, quella enogastronomica
e quella dell'artigianato, con i lavori degli artigiani locali,
cui si aggiungono quelle allestite nella piazza del centro
commerciale Atrio di Villach, frequentato annualmente da 250
mila clienti italiani, la maggior parte dei quali provenienti
dalla provincia di Udine. Ma il Villacher Advent, aperto fino
alla vigilia di Natale, è anche un calendario ricco di
appuntamenti con concerti, crociere sulla Drava al tramonto e
mostre di presepi.
TRADIZIONI - Il periodo dell'Avvento è anche l'occasione per
riscoprire le tradizioni popolari locali. La più pittoresca è la
sfilata delle maschere dei Krampus e Perchten, figure
mitologiche tipiche delle tradizioni dei popoli dell'arco alpino
di cultura tedesca. I Krampus, i diavoli del Natale, mezzo
uomini e mezzo caproni, con il volto coperto da maschere
spaventose, si aggirano rumorosamente per le piazze con
campanacci e fruste, alla ricerca dei bambini "cattivi" da
punire. Sfilano accompagnati da San Nicolò che li esorcizza e
porta i doni ai bambini buoni. Simili anche le figure dei
Perchten, maschere diaboliche che nelle antiche tradizioni
pagane sfilavano tra fine dicembre e inizio gennaio, portando
via le giornate più corte e buie dell'inverno. La manifestazione
principale nella zona è quella di Villach con oltre 400
figuranti provenienti da tutte le zone dell'Alpe Adria. Altre
minori sono in programma negli altri centri della regione.
Le corone dell'Avvento, con le 4 candele da accendere una a
domenica prima del Natale; il 'kletzenbrot', un pandolce di
segale ripieno di pere secche dolci, fichi, prugne, uva passa e
noci; e i tortelloni carinziani, ravioli ripieni di patate,
ricotta ed erbe, sono invece i prodotti tradizionali che si
possono imparare a confezionare con appositi workshop nel
piccolo paese di Arriach.
SCI ED ESCURSIONI SULLA NEVE - A dicembre le vette delle
montagne della zona si imbiancano con la prima neve, inaugurando
la stagione sciistica sull'Alpe Gerlitzen (aperta il 1
dicembre), un comprensorio con 44 chilometri di piste con 25
alternative di discesa per diversi livelli di difficoltà. In
alternativa il Dreiländereck, il "Monte dei tre confini" sulla
catena montuosa delle Karawanken presenta altri 17 chilometri di
piste da disce. Mentre sul Monte Dobratsch, l'Alpe di Villach,
che da uno dei principali comprensori sciistici della regione si
è trasformato in Parco Naturale a tutela delle sue preziose
risorse d'acqua che riforniscono anche la cittadina a valle,
l'unica forma di turismo ammessa, da oltre 15 anni, è quella
ecosostenibile con ciaspolate ed escursioni.
TERME - Rinomata stazione termale conosciuta già ai tempi di
Celti e Romani, Warmbad-Villach possiede una piscina unica del
suo genere in Europa, la piscina Urquelle Becken, situata
all'interno dell'hotel Warmbaderhof ma aperta anche ai privati,
dove l'acqua sgorga a 29 gradi direttamente dalla fonte termale,
su un fondo privo di pavimento, ricoperto solo di sassi. L'acqua
della vasca si rinnova completamente e naturalmente ogni 3 ore.
Solo poche centinaia di metri più a monte, immersa nel bosco, si
trova anche la fonte Roman Quelle dove, condizioni meteo
permettendo, si può vedere l'acqua cristallina sgorgare fumando
tra le rocce e immergersi sfidando le rigide temperature
dell'inverno carinziano. (ANSA).
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