Bosnia:Strache,puo' diventare nuova base estremisti islamici

(ANSA) - BELGRADO - La Bosnia-Erzegovina rischia di diventare una nuova pericolosa base di estremisti e terroristi islamici in Europa dopo la sconfitta dei combattenti dell'Isis in Siria e Iraq. A lanciare l'allarme e' Heinz-Christian Strache, l'ultranazionalista austriaco leader dell'Fpoe, il partito di estrema destra dato in crescita dai sondaggi in vista del voto del 15 ottobre in Austria. "Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti gli attentati terroristici compiuti in Europa negli ultimi anni sono stati di matrice islamica", ha detto Strache alla Rtrs, l'emittente della Republika Srpska (Rs), l'entita' a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. Per l'esponente ultranazionalista austriaco, citato dai media serbi, la Bosnia-Erzegovina e' uno stato costruito artificialmente e nella sua struttura attuale non puo' assolutamente funzionare.

E' inammissibile, ha detto, che la comunita' internazionale mantenga in vita forzatamente una comunita' statale contro la volonta' dei suoi popoli. Serbi e croati dovrebbero avere diritto a scegliere il proprio futuro. "L'unica struttura che funziona in Bosnia-Erzegovina e' la Republika Srpska, per questo non vedo un futuro roseo per quel Paese. E per questa ragione alla Republika Srpska va riconosciuto il diritto all'autodeterminazione", ha affermato il leader di estrema austriaco. Sulla base degli accordi di Dayton (Usa) che nel novembre 1995 posero fine a tre anni di una guerra sanguinosa e fratricida (100 mila morti e 2 milioni di profughi), la Bosnia-Erzegovina si compone di tre popoli - bosniaci musulmani, serbi ortodossi e croati cattolici - e due entita', la Republika Srpska (Rs) con il 49% del territorio e la Federazione croato-musulmana (Bh) con il 51%. Una struttura statale elefantiaca e estremamente frammentata che, a causa di continui contrasti fra le tre etnie, rende molto difficoltosa l'attivita' politica e i programme di riforme. (ANSA)