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Migranti: conferenza a Sarajevo, 'mai piu' come nel 2015'

Consulto regionale Paesi balcanici. Flussi in crescita

07 giugno, 19:40
(ANSA) - SARAJEVO - Non dobbiamo assolutamente permettere che si ripeta il 2015, anno dell'escalation della crisi migratoria.

Lo hanno detto giovedì a Sarajevo i partecipanti a una conferenza sul tema "Come affrontare la sfida delle migrazioni miste nella regione" organizzata, con il sostegno dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), dai ministeri bosniaci della sicurezza e dei diritti umani e profughi, alla quale hanno preso parte rappresentanti di Grecia, Macedonia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia e Austria. Lo hanno reso noto i media.

Per quanto la situazione sia sotto controllo, il numero dei migranti che, dallo scorso novembre ad oggi arrivano in Slovenia, attraverso la Croazia, la Serbia, l'Albania e la Grecia, è in costante aumento. Lo ha dichiarato il rappresentante sloveno Bostjan Sefic, osservando che la tendenza è negativa e che "dobbiamo subito affrontare la realizzazione di misure di protezione concrete".

I partecipanti hanno concordato che uno degli obiettivi principali è fermare le migrazioni illegali e garantire la sicurezza dei confini, ma senza usare la forza e minacciare la vita di coloro che si presentano sulle frontiere.

"Abbiamo inoltre concordato che ogni paese deve creare una propria base delle registrazioni con i dati biometrici - ha riferito il ministro della sicurezza bosniaco Dragan Mektic - e tale base deve essere compatibile con quelle del resto della regione e al livello dell'Ue: allora potremo verificare se una persona abbia già fatto domanda di soggiorno in un determinato paese".

"Dobbiamo vedere - ha aggiunto Mektic - quanto noi dei Balcani occidentali possiamo diventare parte delle operazione di Frontex. Inoltre, dobbiamo tornare al rispetto degli accordi bilaterali di riammissione e rafforzare le nostre capacità".

(ANSA).

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