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Balcani:Caracciolo (Ince), dopo summit Trieste più ottimismo
'Progressi contro spinte centrifughe, bene tema anticorruzione'
13 luglio, 16:48
(ANSA) - TRIESTE - "L'avvicinamento al vertice di Trieste sui
Balcani occidentali è avvenuto in un orizzonte politico
preoccupante, ma dopo aver visto la portata del summit sono
indotto a qualche ottimismo". Lo ha detto all'ANSA
l'ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, segretario
generale dell'Iniziativa Centro Europea (Ince), commentando gli
esiti del Western Balkans Summit 2017.
Secondo Caracciolo "l'emergere di altri player globali, l'appannamento dell'influenza americana sui Balcani, la Brexit e la stanchezza dell'allargamento europeo sono elementi negativi, ma il vertice ha aperto una fase importante di accompagnamento e dimostrato che l'Europa non è congelata rispetto ai suoi problemi. L'opzione dell'allargamento è rimasta sul tappeto, e questo previene le tendenze centrifughe presenti nei Balcani. Si sono fatti piccoli passi in tutti i campi e ciò rafforza la volontà di agganciamento all'Europa, come dimostra anche il Business forum, che ha rilanciato le relazioni economiche. Poi c'è anche qualche neo - ha continuato - come l'importante accordo sui trasporti, che non è stato firmato dalla Bosnia. Si rimedierà".
Caracciolo ha inoltre "registrato grande apprezzamento, a cominciare da Angela Merkel, per la scelta di inserire il tema dell'anticorruzione. Un aspetto importante che si collega con le azioni dell'Ince: per investire nei Balcani serve un quadro di trasparenza e stato di diritto".
Il segretario dell'Ince ha quindi evidenziato i risultati dell'ente da lui guidato, "inserito pienamente in questo sforzo di avvicinamento. Sono quaranta i progetti europei cui partecipiamo, 28 già terminati e 12 in svolgimento. Interventi collegati al Processo di Berlino e in cui è fondamentale il raccordo con la Bers, che ha investito 4,5 miliardi assieme ad altre istituzioni, anche grazie al ruolo di assistenza tecnica fornito da Ince su 150 progetti. Si tratta di un effetto moltiplicatore importante - ha concluso Caracciolo - perché per ogni euro speso dall'Italia ne arrivano oltre 215 finanziati da istituzioni sovranazionali". (ANSA).
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Secondo Caracciolo "l'emergere di altri player globali, l'appannamento dell'influenza americana sui Balcani, la Brexit e la stanchezza dell'allargamento europeo sono elementi negativi, ma il vertice ha aperto una fase importante di accompagnamento e dimostrato che l'Europa non è congelata rispetto ai suoi problemi. L'opzione dell'allargamento è rimasta sul tappeto, e questo previene le tendenze centrifughe presenti nei Balcani. Si sono fatti piccoli passi in tutti i campi e ciò rafforza la volontà di agganciamento all'Europa, come dimostra anche il Business forum, che ha rilanciato le relazioni economiche. Poi c'è anche qualche neo - ha continuato - come l'importante accordo sui trasporti, che non è stato firmato dalla Bosnia. Si rimedierà".
Caracciolo ha inoltre "registrato grande apprezzamento, a cominciare da Angela Merkel, per la scelta di inserire il tema dell'anticorruzione. Un aspetto importante che si collega con le azioni dell'Ince: per investire nei Balcani serve un quadro di trasparenza e stato di diritto".
Il segretario dell'Ince ha quindi evidenziato i risultati dell'ente da lui guidato, "inserito pienamente in questo sforzo di avvicinamento. Sono quaranta i progetti europei cui partecipiamo, 28 già terminati e 12 in svolgimento. Interventi collegati al Processo di Berlino e in cui è fondamentale il raccordo con la Bers, che ha investito 4,5 miliardi assieme ad altre istituzioni, anche grazie al ruolo di assistenza tecnica fornito da Ince su 150 progetti. Si tratta di un effetto moltiplicatore importante - ha concluso Caracciolo - perché per ogni euro speso dall'Italia ne arrivano oltre 215 finanziati da istituzioni sovranazionali". (ANSA).
