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Finanza: Seminario su business community Europa Sud Est
A Mib Trieste con istituzioni e organizzazioni finanziarie
26 maggio, 15:26
(ANSA) - TRIESTE - L'Europa del Sud-Est si sta indirizzando
verso stabilità e sostenibilità economica, nonostante le
difficoltà del progetto europeo e la debole ripresa economica in
seguito alla crisi finanziaria del 2008, con opportunità per
l'Italia, Trieste e il nord-est.
Di questo si è discusso al seminario "Banking, Insurance and Financial Services in South Eastern Europe", organizzato dalla Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza (FeBAF) in collaborazione con Mib Trieste School of Management. Obiettivo, sviluppare un dialogo internazionale tra le business community dei paesi dell'area europea dal Mediterraneo ai Balcani, in modo da rafforzare il progetto a lungo termine di un'Europa unita e globalmente rilevante.
La crisi ha avuto un impatto negativo sulle economie dei paesi del Sud-Est Europa (See), aumentando le mancanze infrastrutturali e dando vita a un bisogno di riforme. La futura crescita di questi Paesi è basata anche sui settori bancario e assicurativo, fondamentali per promuovere lo sviluppo dell'economia reale e delle infrastrutture. La crescita dei mercati finanziari locali, il dialogo e l'integrazione con quello dell'Unione Europea, in particolare dell'Italia, per cui possono essere un volano di sviluppo e di nuova centralità.
Lo scambio di esperienze e punti di vista a Trieste ha incluso anche temi emergenti come il fintech e le riforme che sono al centro del dibattito dell'Unione Europea, come l'Unione Bancaria e l'Unione dei Mercati dei Capitali. Al seminario di Trieste, introdotto da Vladimir Nanut (Mib) e Paolo Garonna (FeBAF), con l'intervento di Goran Svilanovic (Regional Cooperation Council), hanno partecipato rappresentati di istituzioni come l'Inca, l'Abi e l'International network for SMEs, esperti e operatori del settore bancario, assicurativo e finanziario provenienti da Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia e Slovenia. Tra le organizzazioni finanziarie i gruppi Generali, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Allianz. (ANSA).
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Di questo si è discusso al seminario "Banking, Insurance and Financial Services in South Eastern Europe", organizzato dalla Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza (FeBAF) in collaborazione con Mib Trieste School of Management. Obiettivo, sviluppare un dialogo internazionale tra le business community dei paesi dell'area europea dal Mediterraneo ai Balcani, in modo da rafforzare il progetto a lungo termine di un'Europa unita e globalmente rilevante.
La crisi ha avuto un impatto negativo sulle economie dei paesi del Sud-Est Europa (See), aumentando le mancanze infrastrutturali e dando vita a un bisogno di riforme. La futura crescita di questi Paesi è basata anche sui settori bancario e assicurativo, fondamentali per promuovere lo sviluppo dell'economia reale e delle infrastrutture. La crescita dei mercati finanziari locali, il dialogo e l'integrazione con quello dell'Unione Europea, in particolare dell'Italia, per cui possono essere un volano di sviluppo e di nuova centralità.
Lo scambio di esperienze e punti di vista a Trieste ha incluso anche temi emergenti come il fintech e le riforme che sono al centro del dibattito dell'Unione Europea, come l'Unione Bancaria e l'Unione dei Mercati dei Capitali. Al seminario di Trieste, introdotto da Vladimir Nanut (Mib) e Paolo Garonna (FeBAF), con l'intervento di Goran Svilanovic (Regional Cooperation Council), hanno partecipato rappresentati di istituzioni come l'Inca, l'Abi e l'International network for SMEs, esperti e operatori del settore bancario, assicurativo e finanziario provenienti da Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia e Slovenia. Tra le organizzazioni finanziarie i gruppi Generali, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Allianz. (ANSA).
