Ripensare e ri-conformare
l'equilibrio economico e sociale tra aree metropolitane ed aree
interne, superando il vecchio ed irrisolto problema della
riduzione delle disuguaglianze, non solo tra individui, ma anche
tra territori. È quanto emerso dall'incontro 'Urbanature-Dal
Covid-19 un nuovo equilibrio fra città e aree interne', promosso
dalla consigliera regionale del Molise e membro del Comitato
direttivo dell'Agenzia di coesione territoriale Anci, Micaela
Fanelli (Pd). Numerosi e qualificati gli interventi dei
partecipanti, tra cui il Ministro per il Sud e la Coesione
territoriale, Giuseppe Provenzano. Voglia e determinazione,
dunque, "di offrire soluzioni di prospettiva - ha commentato
Fanelli - per uscire più forti dalla crisi innescata dal
Coronavirus, trasformandola in una reale opportunità di
cambiamento sistemico". "Perché - ha osservato - se fino ad oggi
le aree interne hanno rappresentato la condizione della
resilienza, ora questa condizione appartiene a tutti, e tutti
devono fare la loro parte per riscrivere le regole della nuova
società che verrà. Diventa indispensabile, oggi, il coraggio di
abbandonare la vecchia strada dell'austerità e di cambiare
radicalmente rotta, modificando dalle fondamenta gli equilibri
di potere e le cause della disuguaglianza". Per frenare
l'impoverimento e le disuguaglianze amplificate dal Covid,
bisogna dunque "ripartire dalla strategia nazionale delle aree
interne, che ha già in sé tutte le leve per il futuro del Paese
e anche del Molise, che da anni ha individuato gli strumenti per
ridisegnare l'aspetto socio sanitario, riadattandoli per
rilanciare l'economia e per ridare lavoro: welfare territoriale
pubblico, smart school, mobilità sostenibile per piccoli numeri
e ridotta, ambiente, foreste, biodiversità, produzioni di
nicchia e 'diverse', turismo di prossimità, esperenziale,
rurale, riduzione digital divide, banda ultra larga e
telelavoro, metodo cooperativo e diversificato".
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