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A Isernia 'Il Porrajmos dimenticato'

A Isernia 'Il Porrajmos dimenticato'

Studenti ed esperti ricordano sterminio Rom e Sinti

ISERNIA, 26 gennaio 2018, 18:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Si scrive Porrajmos e si legge: Shoah dei Rom e Sinti, l'altra faccia della persecuzione nazista quella che ha colpito le minoranze etniche, quella faccia che noi oggi vogliamo mostrarvi". Lo ha detto Sara Cetty, dell'Associazione 'Rom In Progress' di Isernia, commemorando e ricordando le vittime dei campi di sterminio con un convegno a cui hanno partecipato gli studenti isernini. Mostrata una t-shirt con il volto di un giovane pugile rom ucciso in un campo di stermino con la scritta: "Un KO al razzismo". "Con questo messaggio - ha detto - vorremmo arrivare a tutte le nuove generazioni". Gelo nell'Auditorium della Provincia quando Sara Cetty ha tradotto la parola Porrajmos: "vuol dire letteralmente divoramento - ha spiegato - e indica la morte di mezzo milione di Rom e Sinti uccisi nel campo di Birkenau, secondo una stima approssimativa". Sara Cetty, della'Associazione nazionale Romano Drom, ha parlato anche di quella che secondo lei è la forte componente razzista presente nella società di oggi. "Qui a Isernia, rispetto a realtà come Roma, Torino, Napoli, Milano, diciamo che siamo un poco più fortunati perché non abbiamo discriminazioni come in altre città".
   

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