"I ragazzi che oggi sono qui
sono la nuova frontiera di un fenomeno che fino a qualche
decennio fa si considerava scomparso ma su cui oggi, soprattutto
per colpa della crisi, sono stati riaccesi i riflettori: sul
fenomeno in quanto tale, ma anche sugli effetti che produce e
che ci toccano da vicino. La mancanza di lavoro e di prospettive
spinge le nuove generazioni, soprattutto neo laureati, ma anche
chi non possiede titoli accademici, a lasciare la nostra terra
in cerca di stabilità, di lavoro, di quelle prospettive
necessarie per crearsi una famiglia, una vita, un futuro, che
dia loro la dignità necessaria per l'indipendenza". Lo ha detto
il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, nel corso del suo
intervento alla 3/a edizione della Giornata dell'Emigrazione
Molisana nel Mondo.
"Il nostro Molise, come gran parte del resto d'Italia - ha
spiegato Battista - continua ad esportare grandi capacità e
raffinate intelligenze. Esportazione che impoverisce il tessuto
locale e queste nostre aree che faranno ancora più fatica ad
uscire dal decennale tunnel della recessione. La ricetta per
scongiurare l'esodo esiste: provare ad investire nelle aree
d'origine le proprie risorse per creare nuovo lavoro, per dare
una prospettiva di crescita certa alla regione. Missione
tutt'altro che facile perché oggi, e lo dico come sindaco del
comune capoluogo e presidente della Provincia di Campobasso,
nemmeno le istituzioni riescono a dare delle risposte concrete e
capaci di spingere i ragazzi a restare, a costruire su quella
terra che i loro stessi nonni hanno dovuto abbandonare per
andare a cercare lavoro altrove".
Secondo Di Battista "la generazione nata con la morte della
guerra fredda paga lo scotto di tanti percorsi sbagliati, ma
dall'altro gode di un'elasticità mentale che riesce a
trasformare un periodo di crisi in una possibilità, in una
chance, per maturare, per crescere in un mondo che si muove
veloce dove la stabilità è diventata quasi un tabù a favore di
una flessibilità che rende più liberi e più agili. E allora
anche l'emigrazione diventa un'occasione. Una preziosa occasione
per guardare in faccia a nuove realtà per imparare e conoscere
nuove realtà e per riportare in Italia un bagaglio di esperienza
utile a cambiare questo Paese, in cui tutti crediamo ma in cui
tutti possiamo fare ancora di più".
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