"Posto che molto deve essere
ancora fatto in materia di tutela della salute, nel rispetto dei
principi fondamentali della Costituzione e del riparto di
competenze previsto dalla legge, l'importanza dell'attivazione
del Registro dei Tumori o di quello delle patologie di rilevante
interesse sanitario e di particolare complessità, da parte della
Regione Molise deve rappresentare, l'elemento cardine della
prevenzione su cui basare le azioni relative alla salvaguardia
della salute pubblica". A sostenerlo è il consigliere regionale
del Pd Massimiliano Scarabeo.
"Prima entreranno veramente in funzione - ha aggiunto - prima
conosceremo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, in maniera più
capillare, lo stato in cui versa l'ambiente, il terreno e
l'acqua di questa regione. Soprattutto, e permettetemelo, per
l'Area della Piana di Venafro che più di ogni altro territorio
sta vivendo un momento terribile dovuto ai pericoli derivanti
dall'inquinamento. Le considerazioni e le relative richieste che
provengono da molte associazioni locali che difendono
l'ambiente, il territorio e la salute, non lasciano dubbi sulla
necessità di intervenire sulla prevenzione di ogni forma di
inquinamento che mette in serio pericolo la nostra salute.
Purtroppo, il nesso causale fra emissioni inquinanti, ricoveri e
decessi per tumore che si fa sempre più evidente, oltre alla
correlazione sempre più stretta fra inquinamento e insorgenza di
patologie tumorali, fa della Piana di Venafro un territorio ad
alto rischio dove è necessario attivare ogni forma di
prevenzione e controllo dell'aria, dell'acqua e del terreno".
"Le iniziative intraprese dal Consiglio Regionale sul
Registro dei Tumori, Registro di Patologie di rilevante
interesse sanitario e di particolare complessità, dunque - ha
spiegato - potranno servire nella raccolta delle informazioni e
dei dati relativi ai casi di patologie direttamente correlate
alle deficienze in materia di inquinamento del nostro
territorio. Questo può fornire un quadro sempre più chiaro su
dove intervenire, e pur comprendendo che la situazione generale
dei Registri dei Tumori in Italia, è ancora ingarbugliata,
nonostante sia stata avviata la procedura di unificazione dei
dati della mortalità regionale dell'ultimo decennio e quindi
l'accesso ai dati sensibili a livello nazionale dei pazienti è
ancora incompleto, si deve intervenire per non lasciare questo
strumento in una palude burocratica che intrappola tanti nostri
corregionali colpiti da malattie neoplastiche, peggio per coloro
che sono costretti a curarsi in strutture extra regionali".
"L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima - ha
sottolineato - che il 24% del carico di malattia e il 23% di
tutte le morti possono essere attribuite ai fattori ambientali.
Risulta pertanto di fondamentale importanza riuscire ad incidere
sulle cause ambientali delle malattie, agendo attraverso
politiche coordinate (sanitarie, ambientali e di sviluppo) per
ottenere miglioramenti effettivi in termini di benessere e
qualità della vita dei nostri cittadini. La promozione della
salute e la tutela delle comunità, sono l'obiettivo prioritario
delle istituzioni che a vari livelli di governo si occupano di
salute pubblica: è indispensabile, quindi, che la Regione
Molise, faccia di tutto per avere procedure, metodi e strumenti,
attraverso cui è possibile, valutare e giudicare in merito agli
effetti che l'inquinamento produce sulla salute della
popolazione, ovvero di strumenti a supporto dei processi
decisionali riguardanti piani, programmi e progetti in grado di
intervenire prima che questi provochino danni irreparabili".
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