"L'assalto alla
natura continua, con i tristi risultati che le foto dimostrano".
Proseguono i lavori di asfaltatura della strada in gran parte
sterrata, nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio Molise, in
località Prati d'Angro nel comune di Villavallelonga. Dopo
l'esposto di alcune associazioni ambientaliste alla Procura
dell'Aquila, dove si ricostruisce la vicenda evidenziando
contraddizioni e illegittimità di alcune autorizzazioni, a
lanciare l'allarme, con tanto di foto scattate ieri da alcuni
escursionisti, è Augusto De Sanctis, presidente della Stazione
Ornitologica Abruzzese Onlus. "L'ente Parco ammetta di aver
autorizzato l'intervento ex novo di 1,5 km sui 3 complessivi
sterrati e di aver fermato i lavori solo nel tratto finale della
strada - scrive in una nota - I lavori continuano nel Sito di
Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale per
l'avifauna, in pieno periodo riproduttivo e vegetativo, su una
strada che dovrebbe essere chiusa al traffico".
"Il tanto decantato 'blocco' con successiva richiesta di
ripristino, è avvenuto solo sul tratto finale Cervara-Fonte
Aceretta, sul resto della strada i lavori sono stati
autorizzati". La situazione nel Parco prima del progetto era la
seguente: tratto Madonna della Lanna - località Ciafassa: circa
1,5 km, vecchio manto ormai consunto; tratto Ciafassa - Valle
Cervara: circa 1,5 km, pista forestale sterrata; tratto Valle
Cervara - Fonte dell'Aceretta: circa 1,5 km pista forestale.
"L'Ente Parco - ricorda De Sanctis nella nota - ha autorizzato
il Comune a intervenire con l'asfalto sui tratti 1 e 2,
quest'ultimo sterrato, chiedendo di stralciare solo il tratto 3
(poi il Comune è andato avanti lo stesso). Tutta questa strada,
tratti 1, 2 e 3, doveva per legge essere chiusa al traffico per
cui non si capisce proprio perché autorizzare questi lavori dal
costo esorbitante per le casse pubbliche".
"In terzo luogo - prosegue - spieghi il direttore del Parco
perché asfaltare ex novo un tratto di strada, con uso di ingenti
fondi pubblici, di cui l'Ente Parco già nel 2015 aveva chiesto
il divieto di accesso al traffico ordinario e che, tra l'altro,
non porta ad alberghi o case".
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