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Parco, sentiero asfaltato, nuovo allarme

Parco, sentiero asfaltato, nuovo allarme

De Sanctis,lavori continuano sotto gli occhi degli escursionisti

VILLAVALLELONGA (L'AQUILA), 23 luglio 2016, 13:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'assalto alla natura continua, con i tristi risultati che le foto dimostrano".
    Proseguono i lavori di asfaltatura della strada in gran parte sterrata, nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio Molise, in località Prati d'Angro nel comune di Villavallelonga. Dopo l'esposto di alcune associazioni ambientaliste alla Procura dell'Aquila, dove si ricostruisce la vicenda evidenziando contraddizioni e illegittimità di alcune autorizzazioni, a lanciare l'allarme, con tanto di foto scattate ieri da alcuni escursionisti, è Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus. "L'ente Parco ammetta di aver autorizzato l'intervento ex novo di 1,5 km sui 3 complessivi sterrati e di aver fermato i lavori solo nel tratto finale della strada - scrive in una nota - I lavori continuano nel Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale per l'avifauna, in pieno periodo riproduttivo e vegetativo, su una strada che dovrebbe essere chiusa al traffico". "Il tanto decantato 'blocco' con successiva richiesta di ripristino, è avvenuto solo sul tratto finale Cervara-Fonte Aceretta, sul resto della strada i lavori sono stati autorizzati". La situazione nel Parco prima del progetto era la seguente: tratto Madonna della Lanna - località Ciafassa: circa 1,5 km, vecchio manto ormai consunto; tratto Ciafassa - Valle Cervara: circa 1,5 km, pista forestale sterrata; tratto Valle Cervara - Fonte dell'Aceretta: circa 1,5 km pista forestale.
    "L'Ente Parco - ricorda De Sanctis nella nota - ha autorizzato il Comune a intervenire con l'asfalto sui tratti 1 e 2, quest'ultimo sterrato, chiedendo di stralciare solo il tratto 3 (poi il Comune è andato avanti lo stesso). Tutta questa strada, tratti 1, 2 e 3, doveva per legge essere chiusa al traffico per cui non si capisce proprio perché autorizzare questi lavori dal costo esorbitante per le casse pubbliche".
    "In terzo luogo - prosegue - spieghi il direttore del Parco perché asfaltare ex novo un tratto di strada, con uso di ingenti fondi pubblici, di cui l'Ente Parco già nel 2015 aveva chiesto il divieto di accesso al traffico ordinario e che, tra l'altro, non porta ad alberghi o case".
   

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