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Corte Conti, giudizio parificazione

Corte Conti, giudizio parificazione

Emesso giudizio parificazione,sanità e partecipate tra criticità

CAMPOBASSO, 22 luglio 2016, 14:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sanità, società partecipate, Patto di stabilità, entrate, spese: sono alcuni punti evidenziati dal Procuratore regionale della Corte dei Conti, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, nella requisitoria sul giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Molise 2015. Un'analisi approfondita quella relativa alla gestione della sanità regionale, in Piano di rientro dal 2007, sulla quale il dato che emerge è quello di un sostanziale azzeramento del disavanzo grazie soprattutto al contributo di solidarietà interregionale, per il 2015, di 30 milioni di euro. Gli organi di verifica hanno richiamato l'attenzione della struttura commissariale sulla circostanza che "il Servizio sanitario continua a produrre rilevanti deficit di gestione, e che le sanzioni previste in caso di disavanzo, non sono state applicate solo per via del contributo si solidarietà interregionale".

Osservazioni anche sulle partecipazioni societarie. La Sezione di controllo della Corte dei Conti, nella propria relazione, ha rilevato che la Regione ha dato seguito alle prescrizioni della legge sulla razionalizzazione delle 'partecipate' con "notevole ritardo". Solo a settembre 2015 , hanno evidenziato i magistrati, la Giunta regionale ha approvato un atto di ricognizione e il piano operativo di razionalizzazione degli organismi partecipati, ma quest'ultimo non risulta ancora approvato dal Consiglio regionale. Inoltre l'Esecutivo, nell'atto deliberativo, ha tenuto conto solo delle partecipazioni dirette "e non anche quelle indirette". Tra le ulteriori criticità, quella relativa alla mancata approvazione dei bilanci delle società partecipate. "La Regione dovrebbe sollecitare ed ottenere - si legge nella requisitoria del Procuratore generale - l'approvazione di tali documenti, eventualmente ricorrendo all'esercizio dei propri poteri di socio".

Per quanto riguarda il Patto di stabilità interno, "emerge il rispetto dell'obiettivo del pareggio". Per quanto riguarda il capitole entrate-spese, l'equilibrio generale di bilancio appare formalmente rispettato anche se sono state evidenziate alcune criticità. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015, mostra un saldo positivo di circa 500 milioni di euro. "Tuttavia - si legge nel documento del Procuratore - detratti gli accantonamenti e i vincoli imposti dalla nuova contabilità armonizzata e al netto della costituzione del Fondo residui perenti e del Fondo per anticipazioni di liquidità, la parte disponibile presenta un disavanzo di circa 310 milioni di euro".

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