''Il Consiglio di Stato ha
riconosciuto l'obbligatorietà della Valutazione d'impatto
ambientale e della Vas, che la Regione dovrà comunque espletare
a garanzia dell'ambiente e dei cittadini''. E' quanto sottolinea
il Codacons a proposito della sentenza con la quale il Consiglio
di Stato ha rigettato l'appello proposto dalla stessa
associazione contro la sentenza del Tar sull'ampliamento della
discarica di Montagano.
''Il Consiglio di Stato - affermano gli avvocati Massimo
Romano e Pino Ruta - ha riconosciuto l'obbligatorietà della
Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale
strategica, che la Regione dovrà pertanto espletare a garanzia
dell'ambiente e dei cittadini''. I giudici di Palazzo Spada
''hanno affermato che oggetto principale di impugnazione -
proseguono i legali del Codacons - sono atti preliminari e
preparatori e, allo stato, privi di lesività immediata,
stabilendo che il provvedimento di Valutazione di Impatto
Ambientale deve essere richiesto sul progetto definitivo, con
allegata una specificazione progettuale adeguata a livello
esecutivo, qualora essa sia richiesta da norme vigenti per le
autorizzazioni, nulla osta o pareri da acquisire nel
procedimento. Lo stesso dicasi per la Vas''.
Romano e Ruta infine concludono: ''Riconosciuta, dunque,
l'obbligatorietà della Via e alla Vas, che il Codacons ha
richiesto come necessarie ed indefettibili, ancorché ne sia
stata differita la formazione all'approvazione del progetto
definitivo, senza il quale l'impianto non potrà essere
costruito. Il progetto preliminare, infatti, è stato
riconosciuto valido ai soli fini finanziari, ossia ai fini della
richiesta di finanziamento e dello sconto ai comuni sulle
tariffe di conferimento, con la conseguenza che la costruzione
dell'opera non potrà avvenire se non dopo le suddette procedure
a tutela dei cittadini e dell'ambiente. Per ora, quindi,
dell'opera neanche l'ombra: la battaglia dei cittadini e delle
associazioni è soltanto rinviata''. (ANSA)
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