"La mia casa non può essere benedetta
perché dentro c'è l'urna che contiene le ceneri di mio figlio.
Non è possibile". È lo sfogo di Donato Passanese un 60enne di
Isernia che a novembre dell'anno scorso ha perso un figlio di 30
anni, Fabio. I suoi organi sono stati donati e consentono di
vivere a sette persone. Il vicario del vescovo, Don Claudio
Palumbo, in merito alla benedizione non impartita dai sacerdoti,
ha spiegato che "lo prevede il nuovo rituale funebre,
disciplinato dalla liturgia".
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