''Vedrai, alla fine mi
intitoleranno un'aula del Tribunale''. Dal suo letto di
ospedale, aveva scherzato così pochi giorni prima di morire.
Gianni Falcione ne aveva riso con la sua amica, prima ancora che
collega di toga, Teresina Pepe. Quella profezia è stata uno dei
momenti più commoventi della cerimonia tenutasi nel Palazzo di
Giustizia di Campobasso, che alla memoria del giudice
molisano, morto poco più che cinquantenne lo scorso dicembre, ha
dedicato l'aula della Corte d'Assise.
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