Nel Napoletano caccia a relitti romani e II guerra Mondiale
Tre giorni di archeologia subacquea in "Giardino delle Sirene"
02 settembre, 20:55Il progetto "Il giardino delle sirene" nasce da un'idea della fondazione RAS di Castellammare di Stabia e partì con una ricerca geofisica a fini archeologici condotta in maniera sistematica in una batimetrica compresa tra i 50 e i 200 metri, nell'area tra Capri e Sorrento, finalizzata all'individuazione di relitti sommersi nel golfo di Napoli. Tali indagini furono condotte qualche anno fa in collaborazione con il professore Timmy Gambin dell'Università di Malta. La campagna aveva portato all'acquisizione di documentazione foto-video su due relitti inediti, uno Junker tedesco risalente alla seconda guerra mondiale e un antico relitto romano: l'aereo é un trimotore, ancora visibili il carrello, resti della carlinga, della postazione di guida. L'antico relitto di epoca romana, composto da un ingente carico di anfore vinarie integre, alcune sigillate, potrebbe riservare interessanti spunti di ricerca su commerci e rotte di transito tanto care ai colleghi archeologi.
Le nuove immersioni di questi giorni sono puntate al recupero di alcune delle anfore ancora intatte. "Il progetto - spiega il senatore Francesco Amoruso, presidente onorario dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM), che ha patrocinato l'iniziativa - è finalizzato all'individuazione di antichi relitti presenti nel Golfo di Napoli e non ancora scoperti e si inserisce tra quelle iniziative culturali che, partendo dalla ricerca, dalla difesa e dalla tutela del patrimonio culturale, si pongono quali elementi fondamentali ai fini della collaborazione tra tutti i paesi del Mediterraneo, nell'ottica di un futuro di pace e cooperazione".
(ANSA).