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Estate: Goletta Verde, libero accesso al mare per italiani

Serve legge concessioni demaniali, spiagge libere 60% del totale

10 agosto, 23:14
Estate: Goletta Verde, libero accesso al mare per italiani Estate: Goletta Verde, libero accesso al mare per italiani

 (ANSA) - ROMA, 10 AGO - Una quota di spiagge libere pari al 60%; premi alla qualità di gestione degli arenili; risorse da utilizzare per la riqualificazione ambientale. E ancora: trasparenza nella gestione e controlli e legalità lungo la costa. Questi i 5 punti-cardine di una legge sulle concessioni demaniali marittime e lacustri "per garantire ai cittadini il diritto a spiagge accessibili e libere dal cemento, consentendo agli imprenditori onesti di lavorare dentro un quadro di certezze che premia chi punta sulla qualità e la sostenibilità". A chiedere questa normativa è Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che sta completando in questi giorni il suo viaggio a difesa dei mari e delle coste italiane. Appena lo scorso mese, ricorda Goletta Verde, "la Corte di Giustizia europea aveva bocciato la proroga automatica decisa dall'Italia per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020. Un'anomalia tutta italiana delle concessioni senza controlli e limiti di tempo". "La sentenza europea - dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente - non lascia più spazio a nessuna possibilità di rinvio e, sulla questione demanio, è ora urgente e fondamentale che l'Italia dia il via ad una riforma che punti su trasparenza, legalità e libero e gratuito accesso e transito al mare. Servono regole chiare per garantire che almeno metà delle spiagge siano libere e nuovi criteri per gare pubbliche che premino coloro che rispettano l'ambiente, puntando su un turismo di qualità e sostenibile. Solo così si potrà porre fine a questo far west selvaggio che non fa bene al Paese. Occorre ripristinare la legalità e la trasparenza in questo settore restituendo così ai cittadini una parte di mare troppo spesso negato". Zanchini auspica "da subito un confronto con gli operatori balneari per individuare regole che, oltre a premiare le imprese che investono su qualità e sostenibilità, valorizzino quelle a conduzione familiare. Non si pensi di trovare scorciatoie per mettere in salvo qualcuno, né con l'idea di privatizzare la costa, perché stavolta serve davvero un confronto serio e che guardi al futuro". (ANSA).

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