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Da basilico a cosmesi, in Liguria cresce l'Orto di Nemo

Orto subacqueo di Noli diventa moderno laboratorio

22 maggio, 17:34
L'orto di Nemo, rendering L'orto di Nemo, rendering

GENOVA - Nuove frontiere si sono aperte per il Nemo's Garden, l'esperimento condotto a Noli, in Liguria, di coltivare vegetali sul fondo del mare: oggi e' diventato un vero e modernissimo laboratorio subacqueo con sensori, accelerometri, soluzioni avanzate per la coltivazione subacquea, raccolta dell'acqua prodotta e coinvolgimento di entità diverse tra loro (farmaceutica, agricoltura, attrezzature subacquee, universita', orti botanici).



Il progetto, nato quattro anni fa da un'idea di Sergio Gamberini, amministratore della Ocean Reef, appassionato subacqueo, era partito con la coltivazione del basilico in due biosfere in materiale vinicolo trasparente, ancorate sul fondale sabbioso, a circa otto-dieci metri di profondità, a non più di un centinaio di metri dalla linea di costa. Dal basilico, l'orto di Nemo si era poi aperto ad altre specie vegetali con soluzioni tecnologiche sempre più avanzate, tanto da essere selezionato come progetto innovativo per l'Expo di Milano. "Credo che quest'anno il progetto raggiunga un livello di tecnologia e ricerca applicata veramente considerevole - spiega Gamberini ora affiancato nell'iniziativa dal figlio Luca -. La struttura centrale e' l'Albero della Vita che abbiamo fatto realizzare da un fabbro. E' alto oltre 3 metri e largo 3.5 metri. Abbiamo 5 biosfere. Una e' dedicata ad una grossa azienda farmaceutica-cosmetica francese che fara' degli studi su alcune piante. Una e' sponsorizzata da un noto Orto Botanico di Singapore, noi la chiamiamo The Underwater Singapore Garden,con circa 60 piante di orchidea in fase di sviluppo. Le altre tre sono dedicate alla crescita di Erbe aromatiche, tra cui l'oramai famoso Basilico di Nemo, e piante per applicazioni terapeutiche e medicali sotto la supervisione dell'Universita' di Pisa. In fondo il simbolo di pace e sviluppo mondiale dell'albero della vita". L'impianto ha una serie di sensori per l'analisi della temperatura dell'acqua e dell'aria delle biosfere (ciascuna del volume di circa 2000 litri e un diametro di due metri ancorate tra i 10 e gli 8 metri di profondita' davanti allo stabilimento balneare Letizia di Noli. (ANSA)

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