Percorso:ANSA > Mare > Uomini e Mare > Immigrazione: Ue, lotta a trafficanti top priorità

Immigrazione: Ue, lotta a trafficanti top priorità

Conclusa odissea Nave Ezadeen partita da Turchia il 31 dicembre

04 gennaio, 10:25
Immigrazione: Ue, lotta a trafficanti top priorità Immigrazione: Ue, lotta a trafficanti top priorità

(di Alessandro Sgherri) (ANSA) - CORIGLIANO CALABRO (COSENZA), 3 GEN - La lotta ai trafficanti di esseri umani "sarà una priorità top" dell'Unione europea. Mentre gli scafisti si inventano nuovi metodi per portare in Italia chi fugge da guerre e carestie, il commissario all'Immigrazione dell'Ue Dimitris Avramopoulos annuncia il pugno di ferro alla luce degli ultimi casi delle navi Blue Sky M. e Ezadeen, i cui equipaggi hanno abbandonato il timone dopo avere impostato la rotta verso le coste italiane, mettendo così a rischio la vita dei migranti. Casi risolti senza vittime - nel caso della Ezadeen con l'arrivo a Corigliano Calabro la notte scorsa - grazie alla professionalità degli uomini della Guardia costiera, che hanno messo a repentaglio la loro incolumità per condurre i due natanti in porto. "I trafficanti trovano nuove rotte per l'Europa e impiegano nuovi metodi per sfruttare i disperati", ha rimarcato Dimitris Avramopoulos, che ha elogiato "la Guardia costiera italiana e Frontex che, nel quadro dell'operazione congiunta Triton, hanno salvato centinaia di migranti". Gli eventi degli ultimi giorni, dunque, per l'Ue sottolineano "la necessità di un'azione risoluta e coordinata di tutta l'Unione" che, ha annunciato Avramopoulos, si muoverà con "impegno e determinazione" contro i trafficanti per non permettere loro "di porre a rischio vite su navi abbandonate in condizioni meteo pericolose". Quello che è accaduto anche nel caso della Ezadeen, un vecchio cargo adibito al trasporto di animali, dal cui ventre, nel corso della notte, sono usciti 360 siriani tra i quali 54 donne e 74 minori, 8 dei quali senza genitori o parenti che sono stati affidati temporaneamente alle cure di una casa famiglia. La prima tappa del viaggio l'hanno compiuta in aereo per raggiungere la Turchia via Libano. Ma la loro odissea era cominciata il 31 dicembre, nel porto turco di Antalya, dove si sono imbarcati - per una cifra variabile dai 4.000 agli 8.000 dollari - sul mercantile a bordo del quale hanno trovato un equipaggio incappucciato. Dopo una giornata di navigazione gli scafisti hanno abbandonato il timone, messo le macchine avanti e impostato la rotta per le coste italiane. Quindi - è l'ipotesi della polizia che sta indagando per risalire alla loro identità - si sono tolti i cappucci e si sono confusi tra i migranti. L'equipaggio, così come sta avvenendo negli ultimi sbarchi sulle coste calabresi e pugliesi, si era premunito in precedenza di riempire i serbatoi di una quantità di carburante tale da fare arrivare la nave in prossimità della costa, ma senza andare a schiantare contro gli scogli. Ed una volta a portata dei soccorsi è partito l'Sos. Con onde alte 7 metri, l'abbordaggio è stato impossibile e gli uomini della Guardia costiera sono stati costretti a calarsi dagli elicotteri dell'Aeronautica militare, trovando, però, la strumentazione fuori uso. Da qui la necessità di rimorchiare il cargo con un'unità del dispositivo Frontex. Un altro giorno di viaggio ed i migranti, in nottata, sono giunti nel porto di Corigliano Calabro. Prima tappa - è la loro speranza - di una vita fatta non più di guerre e carestie. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA