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Italia-India, via libera a trasferimento condannati

Senato ratifica,detenuti potranno scontare pena in paesi origine

25 ottobre, 21:51
MARO': OK SENATO TRATTATO CON INDIA, E' LEGGE MARO': OK SENATO TRATTATO CON INDIA, E' LEGGE

 (ANSA) - ROMA, 25 OTT - Un 'paracadute' per i maro'. Da aprire in un prossimo futuro e solo se l'iter giudiziario indiano nei riguardi dei due militari vada nella direzione opposta a quella auspicata dall'Italia. Si configura cosi' l'accordo siglato lo scorso agosto tra Italia e India sul trasferimento dei condannati e divenuto oggi legge con l'approvazione del Senato alla sua ratifica. Un accordo che permette ai detenuti di entrambi gli Stati di poter scontare la propria pena nel Paese d'origine. E che, quindi, potrebbe coinvolgere anche Salvatore Girone e Massimiliano Latorre nell'ipotesi in cui i due militari vengano giudicati e condannati da un tribunale indiano.

Del resto, la rapidita' con cui prima la Camera - il 17 ottobre - e poi il Senato hanno dato via libera al ddl di ratifica e' il segnale di come, anche tra i banchi dei parlamentari, sia apparso evidente il nesso tra l'intesa italo-indiana e i due militari, tanto che il capogruppo Pd alla Commissione Esteri al Senato, Giorgio Tonini, oggi in Aula si e' detto consapevole che ''il provvedimento possa anche servire ad agevolare una soluzione positiva della vicenda dei maro'''.

Per ora, tuttavia, l'accordo pero' non sortisce alcun effetto: i due maro', da otto mesi prigionieri in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani a largo delle coste del Kerala mentre erano in servizio anti-pirateria sulla nave commerciale italiana Enrica Lexie, sono infatti ancora in attesa della cruciale decisione della Corte Suprema sulla giurisdizione del caso. Il dibattimento della Corte, a cui aveva fatto ricorso l'Italia, si e' chiuso il 4 settembre e per le prossime settimane si attende la sentenza. Mentre anche il tribunale di Kollam, nell'attesa della Corte di New Delhi, ha rinviato all'8 novembre il processo di merito. I due militari restano in liberta' vigilata a Kochi ma un'ulteriore elemento di pressione sulla loro vicenda potrebbe inserirsi nelle prossime ore visto che, secondo un'indiscrezione pubblicata oggi dal Foglio, uno dei due maro' avrebbe sofferto nelle ultime settimane di un'aritmia cardiaca legata proprio alla sua condizione di imputato. Nel frattempo, in una risposta inviata all'ordinario militare per l'Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, che aveva inviato loro la Lettera pastorale dell'Anno della Fede, i due hanno spiegato di ''voler continuare a credere in Gesu'. Ci manca la forza, pero' con un pizzico di serenita' non vogliamo demordere'' anche se ''veniamo ingiustamente trattenuti''.

L'accordo riguarda invece i condannati con sentenza definitiva e potrebbe coinvolgere circa un centinaio di indiani detenuti in Italia e poco piu' di una quindicina di italiani rinchiusi nelle carceri indiane.

Tra loro anche Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni, condannati all'ergastolo per aver provocato la morte di un compagno di viaggio a Varanasi. Per i due c'e' comunque da attendere un eventuale ricorso alla Corte suprema indiana. Quella Corte dal cui calendario dipende la sorte dei due maro', in onore dei quali, intanto, domenica prossima correra' anche la Ferrari, esponendo la bandiera della Marina Militare Italiana sulle sue monoposto al Buddh International Circuit di Noida. (ANSA).

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