Percorso:ANSA > Mare > Uomini e Mare > In balia mare per giorni, salvataggio da film

In balia mare per giorni, salvataggio da film

Aerei localizzano velista alla deriva dopo avaria a suo yacht

18 ottobre, 22:39
IN BALIA MARE PER GIORNI, SALVATAGGIO DA FILM IN BALIA MARE PER GIORNI, SALVATAGGIO DA FILM

 (di Giuseppe Maria Laudani) (ANSA) - ROMA, 18 OTT - La sua e' una storia che ha dell'incredibile, quasi la trama di un film. Un velista australiano, in balia del mare in tempesta per cinque giorni dopo un'avaria al suo yacht, e' stato salvato grazie all'intervento dei piloti di un aereo di linea che lo hanno localizzato in pieno Oceano Pacifico.

I quotidiani australiani e americani hanno dato grande risalto all'avventura di Glenn Ey, 44 anni, naufragato mentre era impegnato in una traversata tra l'Australia e la Nuova Zelanda.

Il navigatore solitario era partito all'inizio di ottobre con la sua barca e il suo viaggio sembrava procedere tranquillamente. Poi intorno al 12 ottobre e' arrivato l'imprevisto: un'onda gigantesca ha rovesciato la sua barca, rompendo l'albero, e il velista e' stato gettato in mare. Per cinque giorni e cinque notti l'avventuroso navigatore e' stato in balia dele onde in mezzo a una tempesta, aggrappato alla sua imbarcazione.

Tutto sembrava volgere al peggio. Poi sono arrivati i rinforzi, con una vera e propria task-force di salvataggio, grazie alla collaborazione delle autorita' australiane e dei piloti di un aereo della compagnia Air Canada e di due aeroplani della Air New Zealand. Informato dalle autorita' australiane della presenza di un naufrago al largo di Sydney, il capitano canadese ha interrotto il suo volo verso Vancouver e ha portato il suo Boeing 777 a circa 1.500 metri di altitudine per localizzarlo, a circa 500 km dalla costa, e trasmettere alla capitaneria di porto la sua posizione.

''Immaginate la gioia quando abbiamo individuato la sua barca e poi quando siamo riusciti a trovare anche il naufrago e constatare che era vivo'', ha raccontato un pilota.

Anche l'aereo neozelandese si e' lanciato alla ricerca dell'uomo, insieme ai suoi sette passeggeri a bordo che con binocoli alla mano e con la faccia attaccata agli oblo' del velivolo, hanno ispezionato ogni metro quadro di mare nel tentativo di vedere Ey. Poi intorno alla mezzanotte di martedi' la localizzazione e il salvataggio. Nelle operazioni, durate circa due giorni, sono stati impiegati, oltre ai tre aerei, un cargo e la polizia marittima.

Infreddolito ed esausto dopo avere trascorso complessivamente due settimane in mare, Glenn Ey alla fine della sua avventura ha potuto abbracciare i suoi genitori. ''Vi assicuro che quando un'onda mostruosa vi travolge e' veramente spaventoso'', ha poi detto in una delle varie interviste concesse alle radio locali. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA