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Fincantieri, intesa con il Qatar per gestire la flotta navale

Rafforzato accordo con ministero Difesa anche su tecnologie

27 gennaio, 10:11

 Fincantieri rafforza la propria presenza in Qatar e prova a spiccare il salto nell'area del Medio Oriente. E' di oggi la notizia della firma di un MoU, Memorandum of Understanding, per progettazione, costruzione e gestione della base navale, gestione dell'intera flotta navale, l'implementazione di nuove tecnologie (come il Digital Radar e la Cyber Security) e la fornitura di nuove unità navali e sottomarini, tra il Gruppo triestino e il Ministero della Difesa del Qatar. Con questa firma apposta a Doha si rafforza una preesistente partnership tra le due realtà, che nel giugno 2016 avevano sottoscritto un contratto da 4 miliardi di euro per la fornitura di sette navi di superficie. Stavolta a firmare è stato da un lato l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, e dall'altro il Presidente di Barzan Holding (controllata al 100 per cento dal ministero), Nasser Al Naimi, alla presenza del vice Primo Ministro e Ministro per la Difesa Khalid Bin Mohammed Al Attiyah, e dei vertici delle forze armate qatarine. E già si pensa che dal MoU possa scaturire future acquisizioni di nuove unità, magari già nel 2020. Fincantieri, infatti, per rafforzare ulteriormente la propria posizione nello scacchiere mediorientale ha costituito a Doha Fincantieri Services Middle East, che sarà il fulcro di tutte le attività di servizi e di post vendita sulle navi militari del Gruppo nel Paese. A fine febbraio è previsto il varo della prima delle quattro corvette, della lunghezza di oltre 100 metri, che appunto fanno parte del contratto 2016. Questo prevede anche la fornitura di una nave anfibia LPD - Landing Platform Dock, e di due pattugliatori OPV - Offshore Patrol Vessel. I pattugliatori, in particolare, saranno in esercizio in occasione dei mondiali di calcio che si svolgeranno in Qatar, nel 2022. Le navi sono in costruzione nei tradizionali due cantieri militari italiani di Fincantieri, Riva trigoso e Muggiano. Il Gruppo triestino dovrà anche provvedere ai servizi di supporto in Qatar per i 10 anni successivi alla consegna delle unità. Ma, intanto, si muove nell'area alla ricerca di nuovi mercati, forte soprattutto della joint venture Naviris con i francesi della Naval Group (militare) che scongiurerà la concorrenzialità tra i due Paesi e potrà trovare proprio in Medio Oriente un consolidamento industriale e di intenti.

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