(ANSA) NAPOLI, 15 OTT - "Tutti sanno che il trasporto
marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e
ricordo che la flotta mercantile italiana senza un sostegno
adeguato non sarà più in grado di competere sui mercati
mondiali, e di certo verrà soppiantata da altre marine, più
competitive e potenzialmente più inquinanti". Questo l'allarme
lanciato dal presidente di Confitarma Mario Mattioli nella prima
delle due giornata di Shipping and the Law, il convegno sul
settore armatoriale in corso a Napoli. Mattioli, prima
dell'inizio delle sessioni di lavoro, ha avuto un incontro
privato con il presidente della Camera Roberto Fico che ha
aperto il convegno: "Il presidente Fico - ha commentato poi
Mattioli - mi ha tranquillizzato, assicurando la massima
attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo
shipping produce ricchezza per il paese e non aggravi ambientali
come da qualche parte si afferma".
E Fico ha aperto la nona edizione di Shipping and the Law
sottolineando il ruolo centrale del commercio marittimo: "La
Blue Economy - ha detto - è fondamentale e ci sono sfide enormi
da affrontare ed è importante che se ne parli a Napoli perché
questo comparto deve essere al centro della vita economica del
Sud". Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the
Law ha ricordato come: "Il ruolo delle imprese armatoriali - ha
detto - va sempre più considerato come parte della intera
filiera della blue economy cui anche l'Unione Europea sta
dedicando una attenzione crescente e che costituisce un
importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni
dati: le imprese dell'economia del mare sono cresciute negli
ultimi cinque anni di circa l'8% a fronte di un calo dell'1% del
numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100
sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni; 20 su 100
sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti
superiori alla media nazionale".
"Le sfide - ha sottolineato l'organizzatore dei Shipping and
the Law Francesco Saverio Lauro - sono moltissime e il futuro è
adesso visto che a breve entreranno in vigore le nuove normatve
sule emissioni ddelle navi e viviamo una situazione geopolitica
che va verso il protezionismo e una sospetta fine del
multilateralismo che possono cambiare gli scenari, costringendo
imprenditori e governi a fare scelte rischiose". (ANSA).
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