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Shipping: Duci, l'era delle fusioni e delle alleanze non è finita

Con la nuova ondata di ordini di maxinavi la battaglia è aperta

24 ottobre, 14:38

(ANSA) - GENOVA, 24 OTT - La fine del 2017 non chiuderà l'era delle fusioni e acquisizioni che ha caratterizzato il mondo dello shipping nel trasporto container negli ultimi due anni.

"La battaglia non è finita" analizza Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, la federazione degli agenti marittimi italiani.

"La funzione delle grandi alleanze è ottimizzare l'impiego della flotta - spiega - e la cosa un po' pericolosa nel settore dei container, che ora sembra avvicinarsi all'equilibrio, è che c'è stata una nuova ondata di ordinativi di navi molto grandi.

Questo spinge nuovamente la competizione verso l'alto e sembra essere prodromica a un altro giro di concorrenza molto forte che potrebbe passare attraverso ulteriori aggregazioni e acquisizioni". Il numero delle compagnie protagoniste sul mercato sembra destinato a ridursi. "Se si alza l'asticella della competizione - continua Duci - il rischio che ne restino soltanto un paio è forte. D'altra parte non saremmo tanto distanti da altri settori, come ad esempio la telefonia o l'automobile, che oggi vedono pochissimi operatori a livello mondiale. Nel mondo dello shipping oggi c'è ancora un certo numero di middle players che, se la spinta verso grandi navi continuerà ancora potrebbero aggregarsi".

Il primo bilancio del 2017 per il mondo dello shipping non sembra negativo. "Il settore dei bulk, le rinfuse liquide o secche, sembra essere arrivato alla fine del ciclo negativo iniziato nel 2008 - continua Duci -. Quello dei container sta andando bene per i numeri, con ancora alti e bassi sui noli, ma in generale il quantitativo di merce quest'anno è cresciuto del 4-5%, positivo anche se non è il 7-8% del 2008". Un numero per tutti: "Nel 2000 nel trasporto marittimo avevamo una tonnellata di merce trasportata per abitante al mondo: circa 5 miliardi e mezzo di tonnellate. Oggi che siamo 6 miliardi di persone abbiamo sfondato i 10 miliardi di tonnellate, cioè quasi 1,4 tonnellate a persona, il 40% in più".(ANSA).

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