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Prove di dialogo su Fincantieri-Stx, ma resta la linea dura

Gentiloni, vediamo le proposte, tra Paesi amici bisogna collaborare

31 luglio, 21:56
Prove di dialogo su Fincantieri-Stx, ma resta la linea dura Prove di dialogo su Fincantieri-Stx, ma resta la linea dura

 (ANSA) - ROMA, 31 LUG - Difesa degli interessi italiani "con tranquillità ma anche con forza", fermo restando che "tra Paesi amici bisogna collaborare". E' con questo viatico del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che i ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e dello Sviluppo, Carlo Calenda, si preparano al vertice con Bruno Le Maire, inviato da Parigi per cercare di sbrogliare la matassa Fincantieri-Stx. La strategia italiana per la riunione di domani, dopo le letture 'distanti' sulla presa di posizione dell'Eliseo (quella più aggressiva di Calenda e quella apparsa più conciliante del leader del Pd Matteo Renzi), è stata messa a punto nel corso di un vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi tra Gentiloni, i due ministri e anche la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Al termine, in un'intervista al Tg5, il premier ha 'dettato la linea', che resta quella della fermezza, ma che non esclude la possibilità di una distensione: l'Italia valuterà infatti eventuali "nuove proposte", perché "tra Paesi amici bisogna collaborare". Il ministro dell'Economia francese dovrebbe atterrare nella capitale nel primo pomeriggio, dopo aver sentito le ragioni, in mattinata, di una rappresentanza delle ditte dell'indotto dei cantieri navali di Saint-Nazaire, fortemente interessate a capire come andrà a finire l'intricata vicenda. L'incontro con i rappresentanti del governo italiano è fissato per le 17.30 a via XX Settembre e, al termine della riunione, non è escluso che Le Maire decida di rilasciare qualche dichiarazione pubblica. Le posizioni, al momento, appaiono cristallizzate in un 'muro contro muro' per quanto riguarda la quota di controllo e la governance. L'Italia, in particolare con il ministro Calenda, ha chiarito in più occasioni che al di sotto del 51% non intende andare e, quindi, se Parigi insistesse a mettersi di traverso, l'affare salterebbe. Le diplomazie, però, sarebbero al lavoro, con l'obiettivo di allargare la partita ai temi della difesa, dopo l'apertura della Francia per una possibile cooperazione militare, in cui sarebbe possibile "costruire un grande campione della cantieristica europea". A tendere la mano è la ministra della Difesa, Roberta Pinotti: ribadisce che "l'Italia non farà un passo indietro" perché "non è accettabile che ci possa essere una maggioranza coreana al 66% e non una maggioranza italiana", quindi "su questo non ci muoveremo di un millimetro". Tuttavia, la speranza è che "aprendo anche a un ragionamento più approfondito sulla parte militare, possa esserci un accordo complessivo". Uno scenario che appare di lunga e complessa realizzazione ma, stando al commento di Angelo Fusco, direttore Divisione Navi Militari della stessa Fincantieri (che ha chiuso in Borsa in rialzo del 2%), non campato in aria: "Abbiamo avuto - ha spiegato - lunghe collaborazioni con la Francia, siamo già al secondo programma congiunto, prima con le fregate Orizzonte e poi con le Fremm. La sintonia dal punto di vista produttivo e operativo con i francesi c'è sempre stata e i programmi hanno funzionato benissimo. Alla prova dei fatti, cioè sui programmi, la cooperazione in passato ha funzionato bene. Potrebbero esserci ulteriori opportunità".(ANSA).

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