Fincantieri: riapre Monfalcone

 (di Francesco De Filippo) (ANSA) - TRIESTE, 6 LUG - Sembrava tutto risolto tra Monfalcone (Fincantieri) e Taranto (Ilva) con la pubblicazione del decreto legge salva-produzione e invece al cantiere navale isontino la vicenda non è ancora conclusa. Oggi i carabinieri del Noe - gli stessi che avevano eseguito il sequestro una settimana fa - con una mano hanno consegnato il dissequestro e con l'altra hanno notificato un avviso di garanzia al direttore dello stabilimento per un procedimento per asserite violazioni delle norme in materia ambientale. "Sorpresa" nel Gruppo, che intanto ha annunciato per domani la riapertura degli impianti al termine di un incontro con le rappresentanze sindacali unitarie. A presentarsi ai cancelli oltre agli operai ci sarà il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che da Asti continua ad accusare la 'manina anti-impresa', manifestatasi anche "nella tassazione dei macchinari imbullonati". Nemmeno per gli operai la vicenda è conclusa: continuerà al ministero per lo Sviluppo Economico a Roma mercoledì, dove si svolgerà un vertice per dirimere la questione dei compensi salariali per la settimana di inattività causata dal sequestro. Per la Fim Cisl di Gorizia la cassa integrazione non è strumento utilizzabile in tale circostanza. Dunque, chi pagherà? Intanto, Fincantieri esprime "grande soddisfazione" per il rinnovo dell'accordo sulla flessibilità (dal 14 febbraio 2014 e rinnovato lo scorso 30 giugno): ha "consentito nuovi importanti ordini, òa gestione di un imponente carico di lavoro già acquisito" e di "assumere 110 persone nella Direzione". (ANSA).