Percorso:ANSA > Mare > Shipping e Cantieri > Incidente Genova: le regole navigazione in porto

Incidente Genova: le regole navigazione in porto

Sistema vts monitora traffico navale

08 maggio, 15:15
Il porto di Genova Il porto di Genova

 (ANSA) - ROMA, 8 MAG - La disciplina del traffico navale all'interno del porto di Genova è regolamentata da un'ordinanza della Guardia Costiera, la numero 28 del primo marzo 2012). E' il Vts (Vessel Traffic Management System) Genova a monitorare il traffico navale nell'area.

Al centro Vts 'Genoatraffic' devono partecipare tutte le navi di stazza uguale o superiore ai 300 gt (gross tonnage), nonché le navi da pesca e da diporto di lunghezza superiore ai 45 metri. Queste navi, prima dell'ingresso nell'area portuale, sono obbligate a fare rapporto a Genoatraffic via radio su carico, persone a bordo, eventuali avarie, dati sui proprietari, ecc.

Il Centro Vts offre informazioni, assistenza alla navigazione ed organizzazione del traffico allo scopo di incrementare la sicurezza e l'efficienza del traffico marittimo e favorire l'intervento delle autorità in caso di incidente o in presenza di situazioni potenzialmente pericolose. In questo caso Genoatraffic può dare una serie di raccomandazioni alla nave: andare all'ancoraggio, ridurre la velocità, cambiare la rotta, ecc. Le navi che escono da porto, come nel caso della Jolly Nero, devono fare rapporto a Genoatraffic 30 minuti prima della partenza, L'uscita deve avvenire utilizzando determinate corsie di traffico; le navi devono procedere mantenendosi rigorosamente a dritta della zona di sperazione del traffico. La rada antistante il porto di Genova è suddivisa in 8 zone all'interno delle quali la navigazione è sottoposta a particolari limitazioni e/o interdizioni a tutela della sicurezza. Viene fornito anche un servizio di pilotaggio, obbligatorio e a pagamento per le navi superiori ai 500 gt, sia in entrata che in uscita. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA