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Nave contro torre molo a Genova, 7 morti

La procura indaga per omicidio colposo

08 maggio, 22:43

A Genova definito il bilancio, ancora provvisorio, dell'incidente avvenuto alle 23 di martedì notte: 7 morti accertati, 4 feriti, 2 dispersi. Dagli accertamenti finora effettuati sono complessivamente 13 le persone coinvolte nell'incidente.

LE 13 VITTIME TRA MORTI, FERITI E DISPERSI - Le 7 vittime accertate sono: Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo; Davide Morella, 33 anni, di Biella; Marco De Candussio, 40 anni, di Lavagna, originario di Barga (Lucca); Giuseppe Tusa, 25 anni, di Milazzo, tutti e quattro militari della Guardia Costiera; il pilota Michele Robazza, 31 anni, di Livorno; l'operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Genova; l'operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova.

I due dispersi: mancano all'appello il sergente Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia, e il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina in provincia di Salerno.

I 4 feriti: i due ricoverati all'ospedale Galliera sono Enea Pecchi, 40 anni, di Pavia, in prognosi riservata; e Raffaele Chiarlone, 36 anni, di Cuneo. I due ricoverati al Villa Scassi di Sampierdarena sono Gabriele Russo, 32 anni, di Messina; e Giorgio Meo, 35 anni, di Taranto, ritrovato sotto le macerie della torre.

Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri.

Sull'incidente in porto, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Lo ha detto il procuratore capo, Michele Di Lecce. "Stiamo ascoltando diverse persone. Ci sono problemi preliminari. L'ipotesi è quella di omicidio colposo contro ignoti" ha detto.

"Una tragedia grande": il presidente del Consiglio, Enrico Letta, si è limitato a questo commento arrivando in serata all'ospedale Galliera a Genova per salutare i due ricoverati rimasti feriti nell'incidente in porto. Dopo l'ospedale Letta è arrivato in porto per rendersi conto di persona di quanto avvenuto la scorsa notte. E' accompagnato dal sindaco di Genova, Marco Doria, e dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando.

La procura della Repubblica ha disposto il sequestro della "scatola nera" della nave Jolly Nero.

Il comandante della Jolly Nero è indagato con l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo. Il comandante è stato ascoltato dal pm, Walter Cotugno, a bordo della nave posta sotto sequestro. E' stato sentito in qualità di persona sottoposta a indagine.

Anche il pilota del porto di Genova che si trovava a bordo della Jolly Nero per la manovra è indagato nell'indagine sull'incidente in porto. Lo ha dichiarato il procuratore di Genova Michele di Lecce.

"Stiamo valutando anche la eventuale sussistenza del reato di attentato alla sicurezza dei trasporti previsto dal codice della navigazione", ha detto il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce parlando dell'indagine. "Non escludiamo che alla luce delle indagini - ha aggiunto Di Lecce - ci siano anche altri soggetti coinvolti".

Oltre a quella penale, è stata aperta anche un'inchiesta tecnica da parte del ministero dei Trasporti sull'incidente al porto di Genova. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nel corso di un'informativa alla Camera. "Non siamo ancora in grado di definire le cause" dell'incidente, ha spiegato il ministro. Tra quelle ipotizzabili ci sono un'avaria al sistema di propulsione della nave, eventuali problemi ai cavi di trazione dei rimorchiatori, difetti di accosto o velocità della manovra. "Nel 2012 il porto di Genova ha movimentato 6.600 navi con circa 14mila operazioni di manovra. Dal 2008 sono stati attivati investimenti per circa 500 milioni di euro e da quella data non si sono mai più verificati incidenti", ha spiegato il ministro Lupi.

Il comandante della nave è il responsabile della manovra, anche se questa era assistita da rimorchiatori. Lo ha ricordato Maurizio Lupi. "Il servizio di pilotaggio per mercantili come il Jolly Nero - ha sottolineato Lupi - è obbligatorio, anche se per il codice della navigazione il pilota a bordo assume il ruolo e la responsabilità di consulente tecnico della manovra della quale é comunque responsabile in via esclusiva il comandante della nave. Questi - ha aggiunto - può tuttavia provare che l'incidente è stato causato da errate indicazioni rese dal pilota". Nell'incidente, ha proseguito il ministro, "risulta che due rimorchiatori operassero in ausilio alla manovra del Jolly Nero, ma si deve ancora accertare se i mezzi fossero solo disponibili sotto bordo o già collegati da cavi di rimorchio alla nave assistita".

Alle 23 di martedì è stata colpita in pieno, e inspiegabilmente, dalla poppa della porta container Jolly Nero, della linea Messina. E' venuta giù di schianto, seppellendo tutti coloro che c'erano al suo interno, 13 persone secondo - appunto - il bilancio provvisorio reso noto dalle forze dell'ordine. La torre, di cemento e vetro, si è come "afflosciata" nelle acque nere di molo Giano. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte, mentre decine di uomini del soccorso lavorano per rimuovere le macerie della torre e delle due palazzine della Capitaneria crollate dopo l'urto. Si opera anche con l'ausilio di un pontone, in condizioni difficili.

Subito dopo l'incidente si sono recato sul posto il sindaco, Marco Doria, il prefetto, Giovanni Balsamo, il presidente dell'AP, Luigi Merlo, l'armatore, Stefano Messina. Sconvolti. "E' una tragedia inspiegabile" ha detto Merlo.

"Siamo senza parole, e disperati" ha aggiunto Messina. La nave é stata sequestrata. Secondo alcune testimonianze avrebbe avuto un'avaria ai motori, per cui era diventata ingovernabile. "Di certo non doveva essere lì" ha commentato Merlo. "Una nave di quelle dimensioni non può far manovra in quella zona". Il sindaco Doria ha proclamato il lutto cittadino. "La città si è svegliata inconsapevole. Domani giornata di raccoglimento e riflessione" ha detto.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con sgomento la notizia del gravissimo incidente avvenuto nel Porto di Genova, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, e rimane in trepida attesa per la sorte dei dispersi. Lo riferisce un comunicato del Quirinale

Sul luogo della tragedia anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Appena giunto al Molo Giano ha voluto incontrarsi con i familiari delle vittime. Accompagnato dal presidente dell'Autorità Portuale, Luigi Merlo, e dal comandante della Capitaneria, ammiraglio Felicio Angrisano, Lupi è andato direttamente nella sede della Capitaneria senza fare dichiarazioni.

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