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Salone nautico: aziende dei fuoribordo in crescita

"Dopo crollo ponte eravamo preoccupati ma visitatori ci sono"

22 settembre, 15:17
(ANSA) - GENOVA, 22 SET - "Dopo la paura che i nostri clienti e gli appassionati non potessero arrivare a Genova per il crollo del ponte, direi che la riposta si vede oggi: c'è un'invasione".

Umberto Capelli, presidente dei cantieri Capelli, una delle aziende leader nella produzione di gommoni e piccole barche, guarda la folla nello stand e sfoggia ottimismo. Del resto il segmento dei fuoribordo (quello di gommoni e imbarcazioni in vetroresina con motore fuoribordo) è quello che è cresciuto di più, anche negli spazi del Salone Nautico. Le aziende non nascondono che ci sono stati momenti di preoccupazione, ma non hanno mai pensato di rinunciare e il numero dei visitatori al terzo giorno di Salone è in crescita. Piero Formenti, vicepresidente di Ucina e titolare di Zar Formenti, leader nella produzione di battelli pneumatici, che ha scelto di presentare al Salone di Genova la sua nuova imbarcazione, Zar 95 SL, commenta: "Non abbiamo mai messo in discussione la partecipazione, sapevamo che al massimo ci sarebbe voluto più tempo per arrivare ma la strada non era interrotta. Più difficile è stato convincere i nostri clienti all'estero che Genova non è un'isola".

Per il settore le aspettative dal Salone sono positive con il consolidamento della crescita che procede a due cifre per il terzo anno consecutivo e qualcuno pensa anche ad allargare l'azienda. Per Capelli il fatturato nel 2017 è aumentato del 16%. "Non solo, assumiamo e investiamo in Italia, abbiamo ampliato la nostra struttura di altri 15 mila metri" spiega il titolare. Crescita ormai consolidata anche per Zar Formenti che l'anno scorso è tornato al fatturato del 2008 dimenticando del tutto gli anni bui del decreto Monti e quest'anno segna un 17,5% in più. "Non è potuto crescere di più - spiega il titolare Piero Formenti - non tanto perché non abbiamo venduto ma perché abbiamo chiuso le vendite a febbraio perché strutturalmente non eravamo in grado di produrre di più", e infatti l'azienda ha in programma un ampliamento.

(ANSA).

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