Nautica: Cna La Spezia, le piccole aziende sono stritolate dalle grandi

(ANSA) - LA SPEZIA, 27 MAR - "Le piccole e medie imprese della nautica, riuscite a sopravvivere alla crisi facendo perno sulla qualità, rischiano di restare stritolate da un sistema che da una parte le lusinga per il loro saper fare italiano, e dall'altro le costringe a lavorare a prezzi e a ritmi che non potranno di fatto sopportare a lungo". La presidente di Cna La Spezia Federica Maggiani commenta la ripresa del settore nautico lanciando l'allarme per le piccole e medie imprese che prestano la propria professionalità ai grandi cantieri. "L'osservatorio nazionale attesta che la nautica è in ripresa. Ma il nostro parco nautico è costituito per il 92% da unità inferiori a 10 metri e la ripresa, invece, parte dal comparto dei grandi yacht.

Ed è grazie alle piccole e medie imprese che i grandi marchi possono promuovere i propri 'Mega Yacht di qualità'". Maggiani rileva che le grandi sigle affidano per il 60% la costruzione a ditte esterne, "dipendenti di altre imprese e il più delle volte non vantano i soliti diritti né tanto meno le solite tutele in caso di perdita dell'occupazione. In queste condizioni è ineluttabile che le imprese della filiera non possano sostenere i costi e gradualmente vengano sostituite da chi lavora a prezzi inferiori a discapito della professionalità e della tutela della manodopera. Un processo che è già pericolosamente in atto".

Maggiani conclude "Ci sarà una ripresa duratura solo se riusciamo a preservare tutti assieme, sia grandi cantieri sia imprese della filiera medie e piccole, il vero valore di questo settore: il made in Italy. Di questo tratterà il quinto rapporto nazionale Cna della Nautica che verrà presentato a Viareggio a maggio". (ANSA).