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Nautica: Ucina, settimana decisiva per il nuovo codice

L’associazione di categoria in audizione presso la commissione trasporti del senato

01 ottobre, 22:15
Ucina Confindustria Nautica: settimana decisiva per il nuovo codice della nautica Ucina Confindustria Nautica: settimana decisiva per il nuovo codice della nautica

 (ANSA) - GENOVA,1 OTT - Archiviato il successo della 57a edizione del Salone Nautico, che ha registrato un’affluenza record di 148.228 visitatori e la soddisfazione generale dei circa 900 espositori presenti, Ucina Confindustria Nautica riprende la sua attività istituzionale per l’approvazione del nuovo Codice della Nautica, argomento cruciale per garantire al paese lo sviluppo di una filiera che attiva 10 miliardi di euro di indotto.

L’Associazione che dal 1967 rappresenta tutta la filiera nel Sistema Confindustria,  si legge in una nota, è l’unica rappresentanza di categoria a essere stata accreditata a tutti i 12 Tavoli tecnici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - dove si sono alternati Assilea (leasing), Assomarinas e Assonat (porti), Assonautica, Cna, Confarca (agenzie), Federagenti (agenti marittimi), Unasca (agenzie), Coni, Federazione Vela, Lega Navale, Capitanerie di porto, forze di Pubblica sicurezza, ministeri dello sviluppo economico, dello sviluppo economico, dell'istruzione, dei beni culturali, degli affari Regionali – e apre le audizioni in considerazione del proprio ruolo e dell’attività di raccordo svolto nell’anno e mezzo dei lavori preparatori.

“La prima settimana di ottobre è cruciale per la sorte del nuovo testo normativo e i miei più sentiti ringraziamenti vanno al Presidente della Commissione, Altero Matteoli, che ha colto appieno l’importanza dei temi e l’urgenza della trattazione, convocando con assoluta rapidità la prima seduta”- afferma Carla Demaria, Presidente di Ucina.

Il 7 gennaio 2017 la Direzione competente del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha elaborato un testo, definito sulla base del lavoro svolto dai Tavoli tecnici, di reciproca soddisfazione, che gettava le basi per una importante semplificazione normativa, la competitività della cantieristica, un nuovo approccio per l’utenza, l’attrattività della bandiera italiana, punto focale del nuovo Codice della Nautica.

“Il percorso verso l’approvazione definitiva sembrava quindi cosa fatta” – spiega Carla Demaria – “dopo un lavoro che ha duramente impegnato il nostro Vice Presidente, Maurizio Balducci, il Responsabile dei Rapporti istituzionali, Roberto Neglia, alla guida di un team di marittimisti, fiscalisti, docenti universitari e l’Ufficio studi Ucina. Abbiamo organizzato oltre 40 incontri territoriali con le varie filiere, rivolti ad aziende associate e non; a Viareggio abbiamo tenuto tre incontri con le principali aziende di Nautica Italiana per raccogliere le loro esigenze e farci portavoce delle loro istanze. Un gigantesco impiego di energie che ci ha consentito di essere, con orgoglio, l’interlocutore principale dell’Amministrazione”. “Nello scorso mese di agosto, dopo che il testo condiviso è stato licenziato dalla Direzione Trasporto marittimo, però, sono state apportate modifiche che non condividiamo, perché comportano una regressione importante dei contenuti” – spiega la Presidente Demaria – “in particolare proprio sulla semplificazione normativa e addirittura eliminano di fatto il nuovo Registro telematico delle unità e lo Sportello telematico del diportista (STED).

“Lo scorso 21 settembre, giorno dell’inaugurazione del 57° Salone Nautico ho avuto un colloquio riservato con il Ministro Graziano Delrio che mi ha garantito il suo impegno personale affinché il percorso normativo di questo provvedimento, fondamentale per il futuro del nostro settore, riprenda il percorso originale. Abbiamo fiducia nelle parole del ministro Delrio e continuiamo con determinazione a lavorare per raggiungere anche questo importante obiettivo entro il 5 novembre prossimo, tempo limite imposto dalla scadenza della legge delega”. “Sono certa che sotto l’autorevole ed esperta guida del Presidente Matteoli, la politica e il Parlamento sapranno riappropriarsi del ruolo di indirizzo che gli sono propri, stabilendo la priorità delle ragioni della crescita e dell’occupazione rispetto a visioni burocratizzanti che ingessano il Paese”.

Fra le principali modifiche apportate dopo la chiusura del testo, spiega la nota di Ucina,  sono state sostanzialmente cancellate le dirimenti semplificazioni già approvate: per l’iscrizione telematica delle unità, per la nuova disciplina in materia di sicurezza delle unità da diporto, comprese quelle commerciali, a favore delle navi iscritte al registro Internazionale,  per l’ampliamento delle attività commerciali, per l’iscrizione delle unità, per gli adempimenti dei cittadini italiani residenti in paese comunitario,  per le unità provenienti da bandiera estera,- per una reale semplificazione nell’uso della targa prova ai cantieri, sul titolo professionale del diporto.  Importanti appesantimenti burocratici, sottolinea Ucina, sono stati di contro introdotti relativamente a scuole nautiche e centri di formazione e portualità turistica. E’ stata infine cancellata la disposizione inerente l’adeguamento alla direttiva 2013/53/UE”, necessaria per rendere effettiva la tutela della corretta immissione dei prodotti sul mercato, operata dalla Direzione generale, attività per la quale a più riprese è stata sollecitata l’intensificazione. Alla Commissione sono state consegnate le proposte normative necessarie a reintrodurre le soluzioni approvate dai tavoli tecnici del Ministero.

 

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