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Nautica: il mercato mondiale 2015 vale 19 mld di euro, +12%

Studio Deloitte-Altagamma, 800 mila le nuove unità vendute

09 settembre, 17:45

Vale 19 miliardi di euro il mercato mondiale della nautica di nuove imbarcazioni, registrando un +12% rispetto al 2014 (17 miliardi). E sono circa 800 mila le nuove unità vendute, rispetto alle 700 mila del 2014, con una crescita del 14%. Sono questi i primi dati di consistenza del mercato mondiale della nautica da diporto elaborati da Deloitte con Altagamma nel "numero zero" dello studio "Market Insight of the international Recreational Boating Industry", presentato oggi nell'ambito del Yachting Festival di Cannes da Nautica Italiana, l'associazione che riunisce l'eccellenze dell'industria del comparto. Per quanto riguarda il segmento dei Superyacht, imbarcazioni oltre i 30 metri di lunghezza, l'order book 2016 stimato da Deloitte, prendendo in considerazione solo gli ordini considerati affidabili, consta di 295 unità - di cui il 44% sono nuovi ordini - con un valore complessivo di 8,7 miliardi di euro. 14 miliardi di euro è la stima del mercato dell'usato e 1 miliardo è il valore globale dei settori Refit&Repairs e del Superyachts Charter calcolato da Deloitte sulla base dei dati 2014 dei principali operatori globali. L'Italia conferma la sua leadership in valore nel settore delle nuove costruzioni: prima produttrice globale di imbarcazioni a livello europeo con un valore della produzione 2014 di 1,7 miliardi di euro pari al 10% del valore globale, superando Regno unito (6,9%), Olanda (6,5%), Germania (6,4%), Francia (5,7%). A livello mondiale l'Italia è seconda dopo gli USA (43%). "Con la presentazione di oggi parte ufficialmente un importante progetto di Nautica Italiana, uno dei primi su cui abbiamo investito con convinzione e che nei prossimi anni troverà dimensione e sviluppo definitivo" ha dichiarato Lamberto Tacoli, presidente dell'associazione. "Questo è il numero zero di uno studio che vorremmo arricchire annualmente. Oggi siamo partiti dai principali indicatori del mercato delle imbarcazioni, con un focus sulle unità da diporto, sui superyacht e sui segmenti ausiliari-secondari del Refit&Repair e del Charter. Già dalla prossima edizione vorremmo analizzare l'impatto occupazionale ed economico che l'industria nautica genera nei territori. Perché l'industria nautica è un grande motore non solo di piaceri individuali ma di benessere collettivo" ha sottolineato Luca Petroni, Chairman di Deloitte Financial Advisory Italy, che ha condotto lo studio. "Il mercato della nautica da diporto - ha precisato Tommaso Nastasi, Yachting Industry Expert di Deloitte Financial Advisory Italy - dopo il crollo degli ultimi anni, sta attraversando una fase di recupero importante. La sfida per gli operatori è quella di ampliare il bacino geografico della clientela finale". "L'opportunità - ma anche l'imperativo categorico - è conquistare la clientela più sofisticata ed abbiente, che continua a crescere del 7,5% all'anno nel mondo intero. Come sta facendo l'industria del lusso nel suo complesso", ha concluso Armando Branchini, Vice Chairman di Fondazione Altagamma. (ANSA).

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