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Diportisti dispersi al largo di Palermo, proseguono ricerche

Maltempo ostacola operazioni

25 marzo, 23:09
Naufragio Palermo: senza esito ricerche Naufragio Palermo: senza esito ricerche

 (ANSA) - PALERMO, 25 MAR - Sono ormai ridotte al lumicino le speranze di ritrovare vivi i due diportisti dispersi da ieri in mare al largo delle coste palermitane. I soccorritori non si danno però per vinti hanno dispiegato molti uomini e mezzi nel tentativo di ritrovare Salvatore Zarcone e Massimo Perricone.

Le ricerche però sono ostacolate dal maltempo, con mare Forza 4 e vento forte da Ovest-Sud-Ovest, nonchédalla scarsa visibilità. Ieri era stato recuperato il corpo del diportista, Davide Arena, mentre stamane è stato trovato un salvagente arancione, forse appartenente all' imbarcazione in vetroresina con la quale i tre, tutti trentenni e colleghi di lavoro, erano salpati ieri all'alba dal porticciolo della Bandita per una battuta di pesca.

Secondo prime informazioni, probabilmente la barca si è ribaltata perché colpita da un'onda anomala a causa del vento di scirocco. Ma c'é anche da accertare un ipotesi che non trova per ora conferma: la collisione con un altro natante che poi sarebbe fuggito.

Le ricerche sono scattate ieri e proseguite senza sosta per tutta la notte, coordinate dalla centrale operativa della capitaneria di porto, e sono attualmente condotte da tre motovedette d'altura che possono affrontare il mare agitato. Il tratto di mare perlustrato è arrivato fino a 10 miglia dalla costa ed è quello che va da Capo Gallo a Termini Imerese. Le operazioni proseguiranno anche al buio e per domani se non vi sarà alcun esito nelle prossime ore, è prevista anche una ricognizione dall'alto con un aereo. Nelle ricerche sono state impegnate complessivamente otto motovedette tra Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri. Questa mattina all'alba è decollato dall'aeroporto di Punta Raisi anche un elicottero. Alle operazioni partecipano anche due squadre di sommozzatori che dovranno scandagliare il tratto di mare dove è avvenuto il naufragio. I tre diportisti erano impiegati in un centro di revisione auto. Come facevano spesso la domenica erano usciti per una battuta di pesca in mare sottocosta con una barca, poco più lunga di 3,5 metri equipaggiata con un motore fuoribordo di 5 cavalli. A dare l'allarme è stato il genitore di uno dei tre giovani che non vedendoli tornare a casa ha chiamato la capitaneria. Il corpo di Arena, che indossava un salvagente, è stato recuperato alle 15.15 nel pomeriggio di ieri da una mezzo della guardia costiera a quattro miglia dalla costa. Ad attendere notizie sulla banchina vi erano amici e parenti dei ragazzi. Straziato il padre di Arena che alla vista del corpo senza vita del figlio ha avuto un malore ed è stato trasportato al pronto soccorso in autoambulanza. Anche gli altri familiari dei due dispersi non si danno pace. E sperano in un miracolo. (ANSA).

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