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Nave incagliata: evacuazione da Giglio a Porto S.Stefano

Si cercano in mare i dispersi. Ancora da chiarire cause morti

14 gennaio, 07:05
Porto Santo Stefano Porto Santo Stefano

(ANSA) - PORTO SANTO STEFANO (GROSSETO), 14 GEN - Una massiccia operazione di evacuazione dei crocieristi naufragati vicino all'isola del Giglio è in corso a Porto Santo Stefano (Grosseto), mentre si cercano in mare i dispersi, pare alcune decine.

Non sono ancora chiare le cause delle morti delle sei vittime accertate del disastro. E' presumibile che ci siano stati casi di annegamento (alcune persone sono cadute in mare) e di ipotermia, traumi dovuti alla caduta di oggetti al momento dell'incagliamento e alla ressa durante l'evacuazione, malori di persone con problemi di salute.

Al momento, secondo quanto appreso, sono state sbarcate a Porto Santo Stefano (provenienti dall'Isola del Giglio) circa 1.300 delle 4.229 persone (equipaggio compreso) che si trovavano a bordo della Costa Concordia. Sbarcano persone con principi di assideramento, feriti con traumi e arti fratturati, cardiopatici e persone sedate per attacchi di panico. Sono state sbarcate anche le prime tre salme dei sei deceduti di cui si ha notizia.

Il porto di Santo Stefano è stato completamente isolato per favorire il flusso di decine di ambulanze che ricevono dai traghetti i turisti evacuati dal Giglio (12 miglia nautiche da Porto Santo Stefano, tre quarti d'ora di nave). Le persone sbarcate vengono accompagnate in pullman presso alberghi della Toscana e del Lazio, dopo essere state identificate e sottoposte a controlli medici in un'area filtro allestita sul posto dalla Protezione civile. A tutti sono state fornite coperte. Sono state aperte le scuole del paese e le mense per dare ristoro ai naufraghi. I traghetti ripartono con personale dell'esercito e volontari che vanno al Giglio a potenziare ancora i soccorsi.(ANSA).

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