(ANSA) - MAZARA DEL VALLO (TRAPANI), 15 GEN - La creazione di
un cluster della pesca in Libia ispirato al modello della blue
economy sviluppato dal distretto della pesca siciliano e che si
basa sui principi della responsabilità condivisa e della
rigenerazione delle risorse marine e terrestri è tra gli
obiettivi di uno storico accordo firmato ieri alla Galleria
Sicilia di Mazara del Vallo dal presidente del Distretto della
pesca e crescita blu, Giovanni Tumbiolo, e dal sottosegretario
degli Affari marittimi libico Ridha Ibrahim Douzan. L'intesa,
raggiunta dopo oltre un decennio di trattative, mira all'avvio
di una cooperazione produttiva fra la marineria siciliana e la
Libia, e segue l'audizione del 10 ottobre 2015 al Parlamento
europeo sulla dimensione esterna della riforma della nuova
politica comunitaria della pesca. L'accordo, dice il distretto
della Pesca e crescita Blu, ha una valenza politico-sociale e
rappresenta un passo concreto verso la fine della cosiddetta
"guerra del pesce". La convenzione, tra le altre cose, prevede
la creazione di joint-ventures per lo studio e la pesca in mare
aperto e all'interno delle acque libiche, lo sviluppo di
progetti di acquacoltura, la costruzione e la manutenzione di
unità di pesca, la lavorazione e la commercializzazione del
pesce, lo sviluppo e il miglioramento dei porti e la lotta
contro la pesca illegale. Nell'ambito dell'accordo un ruolo
preminente rivestirà la formazione per i giovani libici e
siciliani nel campo dell'innovazione e del trasferimento
tecnologico. Diverse le autorità presenti alla firma
dell'accordo: dagli assessori regionali Edy Bandiera e Roberto
Lagalla al sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi, dal
dirigente generale del Dipartimento regionale pesca
mediterranea, Dario Cartabellotta, al comandante della
Capitaneria di Porto mazarese Maurizio Ricevuto. (ANSA).
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