Ambiente: a Milano a ottobre il primo One Ocean Forum

(di Luciano Clerico) (ANSA) - MILANO, 19 SET - Che i mari del mondo siano malati lo si sa da decenni, da quando tonnellate e tonnellate di plastica vengono riversate nelle loro acque. Ma l'allarme ha raggiunto oggi proporzioni tali che non basta più: è arrivato il tempo di agire. Lo deve fare il pubblico, ma lo può e lo deve fare anche il privato. E' sulla base di questo principio base che ha preso le mosse One Ocean Forum, annunciato come il primo evento italiano di respiro internazionale dedicato alla salvaguardia dei mari.

L'evento si terrà a Milano il 3 e 4 ottobre e sarà "un grido d'allarme contro l'indifferenza" sul tema della sostenibilità dei mari. Organizzato dalla Yacht Club Costa Smeralda (YCCS), è stato presentato oggi a Milano dalla principessa Zahra Aga Khan, che presiede il comitato organizzatore, e dal commodoro di YCCS Riccardo Bonadeo, alla presenza di rappresentanti dei diversi soggetti italiani e stranieri coinvolti. Partecipano a questo summit internazionale dedicato alla salute dei mari la Commissione Oceanografica dell'Unesco, il Ministero dell'Ambiente, il Coni, la Regione Sardegna. Ma anche il Laboratorio scientifico della Sda della Bocconi, Ucina Confindustria nautica, il Salone di Genova, Nautica Italiana, Fondazione Riccardo Catella, Navi Perini e altri. "Siamo convinti che in tema di tutela del mare si possa, si debba fare di più", ha detto la principessa Zahra. Per questo il Forum punta a produrre quella che è stata definita la Charta Smeralda, un documento che sia riconosciuto a livello internazionale per promuovere la consapevolezza sullo stato di salute degli oceani e sulle misure da mettere in campo per "curare" il grande malato.

Al Teatro Franco Parenti di Milano il 3 e 4 ottobre prenderanno parte a One Ocean "testimonial" del mondo del mare come il velista Paul Cayard, il detentore del record mondiale di immersione libera Davide Carrera, l'esploratore e giornalista francese Paul Rose, l'artista franco-americana Anne de Corbuccia. Ma parteciperanno anche esponenti del mondo scientifico marino come Vladimir Ryabinin, segretario esecutivo della Commissione Oceanografica dell'Unesco, Francois Bailet, della Divisione Affari Marini e Diritto del Mare presso le Nazioni Unite, ricercatori come Sam Dupont, docente di Ecofisiologia Marina all' Università di Goteborg, o Maria Cristina Fossi, docente di Ecotossicologia all'Università di Siena. Il Forum punta a costruire una roadmap a tappe con iniziative concrete intorno a tre obiettivi principali: creare una rete internazionale per avviare uno scambio di informazioni e iniziative sulla sostenibilità degli oceani; mettere a punto una serie di 'best practices' condivise; promuovere la consapevolezza sui temi riguardanti gli ecosistemi marini.

(ANSA).