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Ambiente: alunni a bordo studiano la purificazione dell'acqua

Classe genovese finalista a concorso su nave Royal Caribbean

18 maggio, 15:47
Ambiente: alunni a bordo studiano purificazione acqua Ambiente: alunni a bordo studiano purificazione acqua

(ANSA) - GENOVA,18 MAG - A dieci anni, una mezza giornata su una nave da crociera da 4.500 passeggeri e 1.400 membri di equipaggio, per vedere da vicino come funziona il sistema di purificazione delle acque. L'occasione è stata fornita dalla Royal Caribbean agli alunni della quinta elementare della Daneo,una scuola del centro storico genovese, finalista, unica in Liguria, in un concorso internazionale, nell'ambito del progetto 'Esploratori dell'acqua' che mira a sensibilizzare i più giovani sull’importanza e il rispetto delle risorse idriche.

La classe vincitrice rappresenterà l'Italia alla premiazione internazionale a Londra. A bordo della Freedom of the Seas, ormeggiata nel porto di La Spezia, i ragazzini, dopo aver fatto in classe una serie di approfondimenti ed esperimenti, hanno incontrato il comandante, il norvegese Espen Been, e il responsabile Ambiente di bordo, l’ungherese Tamas Toth. Da loro hanno appreso dell'esistenza della Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi, nota anche come Marpol. A quest'accordo internazionale si deve adeguare sulla nave l'eliminazione delle acque, da quelle di sentina a quelle delle lavanderie, della piscina, delle strutture sanitarie, dei laboratori fotografici, delle spa. Ai ragazzini è stato illustrato l'Advanced Water Purification Sysem (Awps) un sistema, adottato su tutta la flotta Royal Caribbean con un investimento di 150 milioni di dollari. Le acque grigie (provenienti da docce, vasche, lavabi e bidet dei bagni, lavelli e lavastoviglie delle cucine, lavabiancherie o lavatrici delle lavanderie) e quelle nere (provenienti dalle toilette e dalla struttura sanitaria della nave) vengono raccolte e trattate attraverso un complesso sistema di filtraggio e purificazione per poi poter essere scaricate in mare. E’ previsto persino l’utilizzo di un ‘bioreattore’, che funziona con dei batteri ’buoni’, il cui compito è di separare la parte liquida dalla componente solida che viene poi compattata e scaricata in mare oltre le 12 miglia dalla costa. Le acque di sentina sono sottoposte invece ad un altro procedimento chimico che separa l’acqua dall’olio e successivamente a tre stadi di filtraggio .

In media ogni giorno vengono trattate a bordo dai 900 ai 1.300 metri cubi d’acqua. “Nel 1992 – ha spiegato Tamas Toth – la compagnia fu multata negli Stati Uniti per un’inadempienza e dovette pagare 27 milioni di dollari. Risale a quell’anno la decisione di mettere a bordo un responsabile per l’ambiente e l’istituzione del programma Save the Waves con il quale ci impegniamo a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle nostre navi e a preservare l’ecosistema marino. Un grande progetto e una vera e propria filosofia di vita a bordo che si concretizza anche con progetti educativi nei confronti del personale e iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei passeggeri”.

(ANSA).

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