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Attraverso la Manica in sottomarino a pedali

La sfida di due ingegneri francesi, per la tutela dei fondali

06 agosto, 12:03
Attraverso Manica in sottomarino a pedali Attraverso Manica in sottomarino a pedali

(di Chiara Rancati) (ANSA) - PARIGI, 5 AGO - Attraversare il canale della Manica in un sottomarino spinto soltanto a pedali, per esaminare da vicino i fondali e sensibilizzare alla loro tutela. E' la sfida lanciata da due giovani ingegneri francesi, Antoine Delafargue e Michel de Lagarde, entrambi appassionati di mare e con un passato da militari in marina. La loro avventura è cominciata oggi dal porto inglese di Plymouth, e dovrebbe terminare sulle coste transalpine il 12 agosto, tra una settimana. Per tutto questo tempo, i due prevedono di restare immersi, e di alternarsi alla 'guida' dell'insolito veicolo, pedalando ogni giorno tanto quanto un corridore del Tour de France. Sul loro viaggio, però, veglieranno costantemente due velieri in superficie. "La propulsione umana è una sfida fisica ma anche tecnica per la concezione del sottomarino - spiegano sul sito del progetto i due, che sono piloti e progettisti allo stesso tempo - Anche dopo l'allenamento le nostre gambe potranno dare solo una potenza limitata. Abbiamo quindi messo l'accento sulle performance idrodinamiche del sottomarino, in particolare con un guscio esterno fatto di materiali compositi e dalle forme studiate. GLi errori di progettazione li pagheremo in sudore!". Il progetto, battezzato 'Poisson pilote', non è però solo una sfida ai limiti umani, o "un sogno d'infanzia" divenuto realtà. E' anche un tentativo di sensibilizzare l'opinione pubblica francese, ma non solo, al delicato tema della tutela dei fondali marini in aree in cui l'attività umana è intensa e costante. "Per secoli la Manica ha nutrito le regioni densamente popolate che la circondano. Correnti tra le più potenti al mondo, coste irregolari e un clima temperato hanno sostenuto la sua biodiversità", spiega la pagina web, ricordando gli ampi dibattiti in corso sulla sua tutela. In cui, sottolineano gli avventurosi ingegneri, l'opinione pubblica ha un importante ruolo da giocare. Per questo, spiegano ancora Antoine e Michel, dati e immagini della spedizione in tempo reale saranno messi costantemente online, sul sito ma anche sulle pagine Facebook e Twitter del progetto, e diventeranno poi punto d'appoggio per realizzare "programmi educativi mirati per gli scolari" da un lato e l'altro della Manica. Un percorso che proseguirà ben oltre la settimana della traversata, e che per tutto l'anno successivo viaggerà sotto forma di mostra "negli acquari, centri marini e scuole che accetteranno di accoglierlo". (ANSA)

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