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Sos uccelli marini, a rischio per ingerimento plastica

Quasi 80% se ne ciba,in pericolo soprattutto pinguini e albatros

01 settembre, 15:36
Sos uccelli marini, a rischio per ingerimento plastica Sos uccelli marini, a rischio per ingerimento plastica

(ANSA) - SYDNEY, 1 SET - La proporzione di uccelli marini che ingeriscono plastica con effetti spesso letali sta aumentando a tassi allarmanti e potrà raggiungere il 99% entro il 2050, se continueranno le attuali tendenze. E' la drammatica conclusione di uno studio dell'Ente australiano di ricerca Csiro che ha creato, con la collaborazione dell'Imperial College London, una mappa dei rifiuti di plastica galleggianti negli ambienti marini, e dei luoghi in cui sono stati trovati uccelli-vittime. La ricerca guidata Chris Wilcox, della Divisione ricerca marina e atmosferica, ha comparato le mappe con i dati di circa 100 studi pubblicati sin dagli anni 1960 e dedicati al tasso di ingestione di plastica di certe specie di uccelli. Le evidenze raccolte suggeriscono che quasi l'80% delle specie di uccelli marini ingeriscono plastica, e di questi il 90% ha plastica nello stomaco. "Negli anni 1960 solo il 20% di uccelli di quelle specie ingerivano plastica", scrive Wilcox sul sito del Csiro. "In base alle nostre analisi, non c'è ragione di prevedere che la tendenza cambi e stimiamo che per il 2050 uccelli marini di tutte le specie saranno danneggiati dall'ingestione di plastica, dato che la quantità che finisce negli oceani è sempre maggiore: uno studio recente stima che la quantità si aggiri sugli 8,4 milioni di tonnellate l'anno, che continuerà a crescere". Le specie più grandi come pinguini e albatros sono più a rischio poiché quasi ogni tipo di plastica viene scambiato per cibo. "Abbiamo trovato nel loro stomaco spazzolini da denti, braccia di bambole, accendini, resti di palloncini - praticamente tutto quello che può entrare nel becco di un uccello marino, l'abbiamo trovato", scrive lo studioso. Le aree a più alto rischio sono i mari a sud dell'Australia, del Sudafrica e del Sud America, alle intersezioni della densità dei rifiuti galleggianti, combinata con forti popolazioni di uccelli marini. (ANSA).

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